Il CERN lancia l'Open Data Portal

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 S. Arcelli    22-12-2014     Leggi in PDF

Il 20 novembre scorso il CERN ha reso pubblico l'Open Data Portal. Sul Portale, frutto della stretta collaborazione fra esperti di informatica, di diffusione scientifica e ricercatori di tutte le nazionalità, sono accessibili – a chiunque sia in possesso di un computer e di una connessione Internet – una parte dei dati registrati dagli esperimenti al Large Hadron Collider (LHC). In particolare, i quattro esperimenti ALICE, ATLAS, CMS e LHCb hanno messo a disposizione campioni di dati preparati in un formato ottimale per applicazioni educative (come per esempio le Masterclasses internazionali di fisica, che già da diversi anni si svolgono nelle scuole superiori in tutta Europa, riscuotendo sempre maggior successo e crescente interesse). Per scopi più specifici di ricerca, CMS ha anche dato accesso a un campione di collisioni protone-protone, corrispondendente a circa 27 terabytes di dati raccolti nel 2010 a un'energia nel centro di massa di 7 TeV, e altri se ne aggiungeranno in futuro. Sul portale è inoltre reperibile il software (sempre open source) per decodificare, analizzare e visualizzare i dati, corredato della necessaria documentazione. Aderendo agli standard globali stabiliti in materia di conservazione e tutela dei contenuti Open Science, ai dati e al software sono stati assegnati identificatori digitali univoci da citare in qualunque applicazione o pubblicazione che li utilizzi.

Il CERN così ribadisce, ancora una volta, la sua politica da sempre fortemente orientata verso l'Open Access, naturale conseguenza dello spirito di apertura e di collaborazione internazionale che ha animato questo laboratorio sin dalla sua fondazione. Nell'occasione, il Direttore Generale del CERN Rolf Heuer ha commentato: "Launching the CERN Open Data Portal is an important step for our Organization. Data from the LHC program are among the most precious assets of the LHC experiments, that today we start sharing openly with the world. We hope these open data will support and inspire the global research community, including students and citizen scientists".

Nei decenni passati, il CERN ha infatti contribuito a costruire la rete Internet aperta e globale, ha fortemente incentivato, attraverso la cultura dei "preprint", la diffusione dei risultati scientifici prima della loro pubblicazione su riviste peer-reviewed, e ha creato, a sostegno dei suoi obiettivi scientifici, uno dei principali servizi Internet di cui oggi disponiamo, il World Wide Web, rendendolo pubblico e rinunciando a ogni diritto d'autore già nel 1993, solo due anni dopo la sua nascita. Dall'inizio del 2014, il CERN aderisce a SCOAP3, un consorzio internazionale che promuove un modello aperto di diffusione dei risultati scientifici nel campo della fisica delle particelle elementari e consente – attraverso accordi con le case editrici – la pubblicazione Open Access su riviste chiave del settore (fra cui EPJ C-The European Physical Journal C, pubblicato da Springer e dalla Società Italiana di Fisica).

Con l'attivazione dell'Open Data Portal, si compie un ulteriore passo avanti verso la piena realizzazione del paradigma dell'Open Access, di cui si discute, già da diversi anni, in relazione alla definizione di un modello ottimale per la diffusione dei risultati scientifici. Elevata è l'attesa di ricevere le reazioni del pubblico (scienziati, studenti, comuni cittadini) all'Open Data Portal, e di poter constatare quali implicazioni avrà la pubblicazione di questi dati scientifici che hanno richiesto, durante un arco temporale più che ventennale, l'impegno di migliaia di esperti in varie discipline: ingegneri, informatici, ricercatori. Qualche giorno fa, durante una sessione AMA ("Ask Me about Anything") ospitata sul social-media "reddit" (nuovamente, una piattaforma open source), alcuni dei responsabili del progetto hanno risposto a moltissime domande sull'argomento, riscontrando già da subito un grande interesse anche da un parte di interlocutori non strettamente "specialistici". Un inizio sicuramente promettente.