Ultimissime dal meeting dell'EPS Energy Group a Bruxelles

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 G. Alimonti    27-09-2016     Leggi in PDF

Il 13 ed il 14 settembre scorso si è tenuto a Bruxelles, presso la prestigiosa sede del Club Prince Albert, il meeting dell'Energy Group della Società Europea di Fisica (EPS). Un sentito ringraziamento a J. Ongena, coordinatore dell'Energy Group, per l'accoglienza offerta.

Nella mattinata del 13 settembre sono state presentate diverse iniziative dell’Energy Group: tra queste merita certamente di essere segnalata la presentazione del nuovo libro "Energy from nuclear fission" di E. De Sanctis, S. Monti e M. Ripani. Il libro è pensato per studenti universitari in fisica, ingegneria nucleare e altre discipline scientifiche, ma la matematica e le formule utilizzate possono essere facilmente seguite anche da un'audience più estesa. F. Wagner (precedente coordinatore e fondatore dell'Energy Group) ha poi presentato il quarto corso della Scuola sull'Energia, organizzato congiuntamente dalla SIF e dall'EPS: anche l'anno prossimo sarà tenuto nella splendida cornice di Villa Monastero a Varenna, dal 20 al 27 luglio 2017.

Il pomeriggio è stato poi dedicato alla presentazione di alcuni aspetti dei modelli climatici (General Circulation Models): grazie alla presenza di esperti del settore, è stata questa un'importante occasione per chiarire alcuni punti specifici, come per esempio la trattazione del trasferimento radiativo. Le domande sono state molteplici ed è emersa l'esigenza di un incontro interamente dedicato all'approfondimento di altri aspetti, in particolare la valutazione dei feedback del sistema climatico, che non sono risultati sufficientemente chiari.

La mattina della seconda giornata è stata dedicata alla presentazione di particolari caratteristiche del sistema energetico di alcuni Paesi: tra questi, la delicata situazione in cui si trova la rete di trasmissione in Irlanda a causa dell'elevata penetrazione della generazione eolica e dal contemporaneo isolamento dalla rete europea. Come mostrato da M. Zarifakis, le instabilità sono tali che per ridurre il rischio di danneggiamento ai generatori termici, quando la generazione eolica in Irlanda raggiunge una penetrazione del 55%, questa viene tagliata.

F. Wagner ha poi presentato nuovi risultati che emergono dall'analisi di produzione di energia elettrica da energie rinnovabili intermittenti in Germania: la conclusione è che un accumulo giornaliero potrebbe aiutare nel periodo estivo quando la produzione fotovoltaica è elevata, mentre nel periodo invernale, quando è la generazione eolica a diventare dominante, darebbe un contributo assai scarso. L'accumulo stagionale sarebbe invece assai inefficiente con le attuali tecnologie, al punto che sarebbe più conveniente utilizzare la sovraproduzione di energia elettrica per fini termici. Tale sovraproduzione è costata alla Germania circa un miliardo di Euro nel 2015, a causa soprattutto dei prezzi negativi di vendita.

Interessante anche l'aggiornamento fatto da C. Watson sulla proposta di centrale nucleare "Hinkley Point C": il progetto, sul quale la Società EDF ha già speso oltre un miliardo di Euro, doveva essere firmato dal governo britannico prima dell'estate, ma a fine luglio la decisione è stata rimandata alla fine di settembre. Un “no” a tale progetto sarebbe un no ad una possibile rinascita nucleare in Inghilterra. Si è in seguito saputo che il 15 settembre è stato dato semaforo verde dal governo britannico a questo progetto di circa 24 miliardi di Euro per la realizzazione di due unità della potenza complessiva di 3.2 GWe.

Last but not least, che in questo caso non potrebbe essere più adatto, C. Rossel, Presidente dell'EPS, ha proposto all'Energy Group di partecipare alla valutazione di medio termine dei Work Programme dedicati all'energia in "Secure, Clean and Efficient Energy", il pilastro di H2020 che riceve la maggior parte dei finanziamenti (circa 30 miliardi di Euro). Si tratta di individuare raccomandazioni pratiche e pragmatiche su aree di ricerca o sfide tecnologiche, utilizzabili dalla Commissione sia per la definizione dei Work Programme degli ultimi tre anni di H2020, sia come input del prossimo "Framework Programme 9" che avrà validità 2021-2027.