NuPECC: bilancio e sfide

Vorrei innanzi tutto ringraziarvi per avermi
dato l’opportunità di parlare di NuPECC.
Le attività e le nuove sfide della ricerca
nucleare in Europa nei prossimi anni.
Un “bilancio” del suo primo mandato da
Presidente del Comitato.
Ritengo che sia complessivamente positivo.
Abbiamo seguito la preparazione dei nuovi
progetti europei per Horizon 2020 che
riguardano i laboratori europei tra cui LNLINFN
(Legnaro), LNS-INFN (Catania) e LNFINFN
(Frascati). Siamo stati coinvolti nello
“European Strategy for Particle Physics” per
le attività d’interfaccia, come l’esperimento
ALICE al CERN LHC che sta ottenendo
ottimi risultati sul quark-gluon plasma.
Abbiamo preparato il rapporto “Nuclear
Physics for Medicine” chiamando i
migliori esperti in adroterapia, in imaging
e nella ricerca per la produzione di nuovi
radioisotopi. Sarà presentato a Bruxelles
il prossimo 24 novembre. Abbiamo anche
celebrato 25 anni di vita di NuPECC (vedi
Nuclear Physics News International,
Volume 24 Issue 1, January-March 2014).
Seguiremo attivamente la preparazione
del “long range plan” degli Stati Uniti per
prepararci al nostro prossimo, seguiremo
alcune attività di ESFRI (European Strategy
Forum on Research Infrastructures) che
coinvolgono la ricerca in fisica nucleare. Per
la fisica con i fasci radioattivi la sfida sarà
avere un’infrastruttura europea riconosciuta
da ESFRI che sia distribuita su vari centri tra
cui LNL-INFN con il progetto SPES.
Oltre ad essere il primo italiano a
ricoprire questa carica, e il primo
Presidente riconfermato per un secondo
mandato, Lei è anche il primo Presidente
donna: come commenterebbe la sua
esperienza?
Una risposta sintetica: ho avuto una serie di
circostanze favorevoli, mi sono impegnata
molto e non ho percepito il genere come un
problema.