Buon centenario alla Società Astronomica Italiana
Anniversari importanti sono spesso l'occasione per ripercorrere le tappe gloriose e per ricordare quanto di buono è stato fatto. Quindi non si poteva lasciar passare sotto silenzio il centenario della nascita, o forse si dovrebbe dire rinascita, della Società Astronomica Italiana (SAIt). Rinascita in quanto la SAIt è l'espressione di un nuovo bisogno della comunità degli astronomi italiani, che 100 anni fa vollero far rivivere la Società degli Spettroscopisti, nata dalla esigenze di coordinare le ricerche e gli studiosi in questa – allora nuova – branca della disciplina, per includere la comunità di astronomi di tutte le discipline.
Lo spirito di inclusione e di apertura verso tutte le forme di studio e di approfondimento della ricerca astronomica e della diffusione dei risultati è ciò che ancora oggi caratterizza questa Società, che dialoga con professionisti della ricerca, dell'insegnamento e dell'educazione alla cultura scientifica.
Di questo e di altro si è parlato nella giornata celebrativa ospitata dall'Accademia dei Lincei, luogo di fondazione della Società, lo scorso gennaio. Ma questa giornata non è stata una celebrazione del centenario passato, piuttosto una spinta a guardare lontano, al futuro. È vero che in astronomia guardare lontano equivale a tornare indietro nel passato – ma significa anche andare verso gli anni verdi, la giovinezza del nostro Universo, di maggiore attività del sistema cosmo.
E questo è l'augurio per la Società Astronomica Italiana: di diventare sempre più giovane e dinamica col passare degli anni, con l'aiuto e l'entusiasmo di tutti i soci, che ne sono l'anima.
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Homepage: Disegni di protuberanze solari osservate da Pietro Tacchini al telescopio Merz dell'Osservatorio di Palermo
In: Bullettino Meteorologico del Reale Osservatorio di Palermo, vol. VII, 1871
Credits: Biblioteca dell'INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo