Formare gli insegnanti del futuro

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 E. Ercolessi    28-04-2020     Leggi in PDF

È previsto per il 15-17 giugno 2020, presso l'Università di Napoli Federico II, il convegno dal titolo "Professione Insegnante: quali strategie per la formazione?" organizzato dal Centro di Ricerca Interuniversitario GEO in collaborazione con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e il patrocinio di molte associazioni culturali e scientifiche, tra cui anche la SIF.

Per l'Europa, la formazione degli insegnanti rappresenta un elemento di sviluppo prioritario, inserito in tutti i documenti strategici (Lisbona, EU 2020, Agenda 2030). In Italia, la questione ha una storia particolarmente tormentata. È del 1990 la legge che prevede l'istituzione di percorsi di formazione per i futuri docenti interamente all'interno del mondo universitario. Ma le Scuole di Specializzazione per l'Insegnamento Secondario vedono la partenza solo nel 2000, e presto vengono dapprima sospese (2008) per essere, pochi anni dopo, abolite e sostitute da percorsi via via di minore durata, dal Tirocinio Formativo Attivo al cosiddetto "Percorso di 24 CFU" attualmente erogato. Seppure con tanti spunti e novità interessanti, i percorsi proposti dalle singole realtà universitarie si sono sviluppati in modo frammentato e senza una sufficiente visione di lunga durata. Al momento attuale, quindi, l'Università Italiana non è in grado di mettere a disposizione dei futuri insegnanti (almeno per quelli della scuola secondaria) una proposta di formazione coerente e strutturale.

Il Convegno vuole rappresentare un momento di confronto tra istituzioni (hanno garantito la loro presenza il Ministro dell'Università e Ricerca Gaetano Manfredi e la Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina), gli Atenei che in questi anni hanno messo in piedi varie esperienze, le Associazioni culturali, scientifiche e degli insegnanti che lavorano nei vari ambiti disciplinari. Le questioni da affrontare sono numerose e importanti. Ricordiamone solo alcune:

– Come progettare un percorso che possa amalgamare i vari ambiti della formazione: i contenuti disciplinari, le conoscenze in ambito psico-pedagogico, le competenze di carattere trasversali (ad es. comunicative o tecnologiche)?
– Chi sono, e come devono rapportarsi tra loro, i soggetti a cui viene affidata la formazione dei futuri insegnanti e in che modo è possibile integrare i momenti di formazione gestiti dalle Università con l’inserimento nel mondo lavorativo della Scuola?
– Come devono essere gestiti i processi di selezione all'ingresso e di valutazione finale, anche in relazione a un possibile valore abilitante del titolo?

L'emergenza sanitaria che stiamo vivendo a seguito della pandemia di Coronavirus – e che costringerà a organizzare online o rinviare il Congresso – ha reso necessaria la chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e una riprogrammazione dell'attività didattica a distanza, riportando alla ribalta la questione del ruolo e delle competenze dei docenti in servizio nelle nostre scuole.

Questa difficile e dolorosa esperienza ci sta obbligando a riconsiderare i nostri obiettivi e la nostra organizzazione. Auguriamoci che, all'interno dei tanti processi di cambiamento che dovremo avviare, trovi posto anche una ridefinizione del percorso di formazione degli insegnanti, che possa portare alla creazione di un corpo docente sempre più motivato e preparato, il cui ruolo sia infine riconosciuto dall'intera società.