Una cattedra per Laura Bassi. Bologna 1732

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 M. Focaccia, R. Simili    27-05-2020     Leggi in PDF

Una scena del docufilm che rappresenta Laura Bassi intenta a maneggiare alcuni strumenti scientifici dell'epoca.
A scene from the docufilm showing Laura Bassi handling some scientific instruments of the time.

"Una cattedra per Laura Bassi. Bologna 1732" è il docufilm, ideato da Raffaella Simili e Miriam Focaccia, per la regia di Alessandro Scillitani, che illustra in maniera estremamente vivace la vita di Laura Bassi, ripercorrendone la storia con una formula inedita e innovativa.\

Nel presentarla, Raffaella Simili esordisce con "figura straordinaria", mentre Luisa Cifarelli la definisce "emblema di riferimento". Bassi fu infatti la prima donna al mondo a salire su una cattedra universitaria, e questo avvenne a Bologna nel 1732.

Laura Bassi (1711-1778) si laureò a Bologna nell'anno 1732. Lo stesso anno diventò, prima donna in assoluto, socia dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna e, come già detto, ottenne una cattedra all'Università in Filosofia Universa (Fisica Sperimentale).

Nel 1745 Papa Benedetto XIV istituì per lei un venticinquesimo posto in sovrannumero rispetto ai 24 posti riservati agli Accademici Benedettini: una speciale élite di studiosi all'interno dell’Accademia delle Scienze bolognese, scelti tra i più illustri e noti scienziati del tempo. La sua fama ben presto varcò i confini di Bologna e Laura divenne un punto di riferimento essenziale per tutta la Repubblica delle Lettere del tempo, quale una delle principali esperte di fisica newtoniana. Nel 1776, a coronamento della sua lunga e brillante carriera, ottenne, questa volta presso l'Istituto delle Scienze dell'Accademia della città, la cattedra di Fisica Sperimentale.

Non solo scienziata, Laura fu anche moglie e madre. Sposò nel 1738 il medico e collega Giuseppe Veratti. La coppia ebbe otto figli. Morì nel 1778 e venne sepolta nella chiesa del Corpus Domini, dove si trova la tomba di Luigi Galvani, futuro padre dell'elettricità animale.

Il progetto, nato dall'esperienza e dagli studi approfonditi di un gruppo di storici della scienza dell'Ateneo bolognese, è stato reso possibile dal favorevole contesto istituzionale e dal generoso contributo che ha visto coinvolti, oltre all'Accademia delle Scienze e l'Università di Bologna, il Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi di Roma, la Sezione di Bologna dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e, ultima ma non ultima, proprio la Società Italiana di Fisica, in questa iniziativa di alta diffusione della cultura scientifica che propone e sceglie Laura Bassi quale primato della scienza settecentesca.

Un simbolo ripreso anche dall'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale che ha intitolato a Laura Bassi la prima nave rompighiaccio italiana, inaugurata alla fine di settembre 2019 nel porto di Trieste, e da qui salpata per le prime esplorazioni antartiche.

Nel docufilm, facendo ricorso a una sceneggiatura dinamica e creativa, attraverso ricostruzioni in costume, interviste a esperti, animazioni, letture di documenti originali, al racconto biografico si alternano sequenze poetiche di alcuni significativi momenti della sua esistenza, scientifica e familiare. Il tutto nei luoghi di Bologna che furono teatro della sua vita: l’Archiginnasio, l’Istituto delle Scienze, Palazzo d’Accursio e le vie della città a cui Laura Bassi ha donato lustro.

Questo progetto ha reso attuale e attraente l'immagine di una donna eccezionale, e ne ha messo in risalto la legacy e la figura di pioniera della nuova scienza sperimentale. Il docufilm è stato trasmesso, in prima assoluta, martedì 12 maggio 2020 su Rai Storia, all'interno della trasmissione "Italiani" condotta da Paolo Mieli.

A chair for Laura Bassi. Bologna 1732

"A chair for Laura Bassi. Bologna 1732" is the docufilm, conceived by Raffaella Simili and Miriam Focaccia, directed by Alessandro Scillitani, which illustrates in an extremely lively way the life of Laura Bassi, retracing her story with an original and innovative formula.\

"Extraordinary woman" begins Raffaella Simili in introducing her, while Luisa Cifarelli defines her a "role model". Bassi was indeed the first woman in the world to hold a university chair, and this happened in Bologna in 1732.

Laura Bassi (1711-1778) graduated in Bologna in the year 1732. The same year she became, the first woman ever, a member of the Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna (Academy of Sciences of the Institute of Bologna) and obtained, as already said, a professorship at the University in Filosofia Universa (Experimental Physics).

In 1745 Pope Benedict XIV established for her a supernumerary twenty-fifth position, in addition to the twenty-four positions reserved for the Benedictine Academicians: a special élite of scholars within the Academy of Sciences, chosen among the most illustrious and renowned scientists of the period. Her fame soon crossed the borders of Bologna and Laura became an essential point of reference in the whole Republic of Letters of the time, as one of the main experts in Newtonian physics. In 1776, crowning her long and brilliant career, she obtained, this time at the Istituto delle Scienze of the Academy, the chair of Experimental Physics.

Laura was not only a scientist, but also a wife and a mother. In 1738 she married the doctor and colleague Giuseppe Veratti. The couple had eight children. She died in 1778 and was buried in the Corpus Domini church, close to the tomb of Luigi Galvani, future father of animal electricity.

This project was born from the experience and in-depth studies of a group of historians of science of the University of Bologna. It was implemented thanks to the favourable institutional context and the generous contribution of a number of institutions: in addition to the Accademia delle Scienze and the University of Bologna, the Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi of Rome, the Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Bologna, and, last but not least, the Società Italiana di Fisica. This initiative of dissemination and communication of scientific culture proposes Laura Bassi as the primacy of eighteenth-century science.

A symbol also chosen by the Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale which named after "Laura Bassi" the first Italian icebreaker ship, inaugurated at the end of September 2019 in the harbour of Trieste, and sailed from there for its first Antarctic explorations.

The docufilm narrates through a dynamic and creative screenplay, that alternates historical reconstructions, interviews with experts, animations, readings of original documents, poetic sequences, the most significant moments of scientific as well as familiar Laura Bassi’s life. Besides, the city of Bologna is one of the docufilm protagonists with some shooting of the Archiginnasio, the Istituto delle Scienze, Palazzo d'Accursio and the streets of the town to which Laura Bassi has given prestige.

In conclusion, this project made current and attractive the image of this exceptional woman, as well as highlighting her legacy and pioneering role within the new experimental science. The première of the documentary was broadcasted on Tuesday, 12 May 2020 on the Italian television channel Rai Storia, within the series "Italiani" conducted by Paolo Mieli.