Augusto Righi: scienziato, docente, senatore

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 L. Fabbri    30-10-2020     Leggi in PDF

A cento anni dalla scomparsa di uno dei più grandi scienziati italiani, l'Università di Bologna celebra Augusto Righi, "una delle guide spirituali della rinascita della ricerca scientifica in Italia", come lo definì il grande J.J. Thompson, scopritore dell'elettrone.

Nato nel 1850, Augusto Righi raggiunse la notorietà grazie ai suoi studi sull’ottica delle oscillazioni elettriche e ai suoi lavori sulle più importanti applicazioni tecnologiche dell’epoca, le comunicazioni elettriche con e senza filo: il telefono di Righi prima e, successivamente, l'oscillatore a tre scintille, che permise di produrre onde elettromagnetiche sufficientemente lunghe da poter essere utilizzate per le trasmissioni radio.

Negli anni successivi si dedicò allo studio dei fenomeni legati all'interazione tra onde elettromagnetiche e materia, argomento che dominò la fisica di inizio ’900, ancora una volta primeggiando sia in ambito sperimentale che teorico. Già professore affermato non rimase indifferente alle grandi rivoluzioni concettuali della relatività e della meccanica quantistica, tanto che l’8 giugno 1920, quando la morte lo colse improvvisamente, era intento a lavorare a un articolo dal titolo "Sulla teoria della relatività e sopra un progetto di esperienza decisiva per la necessità di ammetterla".

Le celebrazioni in sua memoria si sono aperte lunedì 12 ottobre alla presenza delle autorità civili e accademiche e della comunità scientifica, con una tavola rotonda, moderata dal Direttore di Le Scienze Marco Cattaneo, in cui i relatori Roberto Balzani, Luciano Maiani, Nadia Robotti e Paolo Brenni hanno tratteggiato la figura di Augusto Righi nei suoi vari aspetti: lo scienziato che dal 1905 al 1919 fu ininterrottamente nominato per il Premio Nobel per la fisica, il docente, fondatore nel 1907 dell’allora Istituto di Fisica (ora l’attuale Dipartimento di Fisica e Astronomia), e il Senatore, che ricoprì la carica dal 1905 alla fine del secondo governo Giolitti.

In questa occasione il Magnifico Rettore Francesco Ubertini ha intitolato allo scienziato il Dipartimento di Fisica e Astronomia, che ora porta il nome di "Augusto Righi", è stata inaugurata l'esposizione permanente che comprende strumenti scientifici e manoscritti dello scienziato e sono state presentate tre ristampe di testi dello stesso Righi, "L'ottica delle oscillazioni elettriche" (Zanichelli: Bologna, 1897); "La moderna teoria dei fenomeni fisici" (Zanichelli: Bologna, 1904),"Comete ed elettroni"(Zanichelli: Bologna, 1911) e un'opera di carattere divulgativo di Liana Righi e Federico Spinozzi sulla vita e l’attività scientifica del grande maestro intitolata"Augusto Righi: catturare l'invisibile, anticipare il futuro"// (Morellini: Milano, 2020).

Il secondo appuntamento è stato un concerto pubblico, tenutosi giovedì 15 ottobre presso l'Aula Absidale di Santa Lucia, in cui sono state proposte musiche del repertorio di musica vocale e da camera di Ottorino Respighi, grande musicista bolognese legato ad Augusto Righi da un rapporto di amicizia e reciproca stima.

Data la limitata disponibilità di posti, tutti gli eventi sono stati trasmessi in streaming e sono ora reperibili al sito dedicato all'evento.

Le celebrazioni RIGHI100 continueranno fino alla fine dell'anno con iniziative dedicate a studenti e al grande pubblico.


Laura Fabbri è professoressa associata dell'Università di Bologna e svolge le sue ricerche nell'ambito della fisica delle interazioni fondamentali all’interno della collaborazione ATLAS occupandosi della verifica del Modello Standard.
Dal 2010 svolge attività didattica nei corsi di laurea e di dottorato. Attualmente è docente di Fisica Generale per i corsi di Ingegneria Aerospaziale e Meccanica.