Una nuova guida per l'INAF

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 E. Coccia    30-10-2020     Leggi in PDF

A meno di un mese dalla prematura scomparsa di Nichi D'Amico, l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha un nuovo Presidente: il Ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi ha nominato per tale ruolo Marco Tavani, astrofisico di fama internazionale, dirigente di ricerca prima al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) poi all'INAF, e docente all'Università di "Roma Tor Vergata" e al Gran Sasso Science Institute.

Laureatosi in Fisica all'Università "La Sapienza" di Roma sotto la guida di Marcello Conversi, Tavani ha conseguito il PhD in Fisica alla Columbia University di New York con Malvin Ruderman. Negli Stati Uniti ha poi maturato una esperienza decennale di ricerca e insegnamento presso prestigiose istituzioni quali Berkeley, Stanford, Princeton e il Goddard Space Flight Center della NASA. È stato membro del Consiglio di Amministrazione dell'INAF dal 2015 al 2019 ed è Socio Corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei.

Il satellite AGILE.

Tavani ha concentrato i suoi studi e le sue ricerche sull'astrofisica teorica e osservativa di sorgenti galattiche ed extragalattiche, l'origine dei raggi cosmici, i gamma-ray bursts, teorie di accelerazione di particelle, le controparti di sorgenti di onde gravitazionali e neutrini, e i fenomeni magnetosferici. Dal 1997 è principal investigator della missione spaziale AGILE dell’ASI, un satellite scientifico per l'astrofisica delle alte energie interamente "made in Italy", in orbita dal 2007 e tutt'ora operativo, che lo ha portato a ottenere il prestigioso Premio Bruno Rossi della High-Energy Division dell'American Astronomical Society.

"L'INAF è un’entità scientifica di primissimo piano, se è così visibile e apprezzata nel panorama scientifico europeo e internazionale è perché i suoi astronomi sono sempre ‘sulla cresta dell'onda’", ha dichiarato il neo Presidente, aggiungendo che "Le grandi sfide del futuro in astronomia e astrofisica si vinceranno con coesione, collaborazione e spirito di gruppo. I cieli non sono più abissalmente lontani dalle esigenze dell'uomo, e l’astrofisica moderna è sempre più inserita nella società. Aumentare la consapevolezza dell'importanza dell’astrofisica nella nostra società è quindi di enorme importanza".

L'astrofisica italiana è in buone mani.


Eugenio Coccia è professore ordinario di fisica e Rettore del Gran Sasso Science Institute dell'Aquila. È associato di ricerca all'INFN ed è Vice Presidente della SIF.