La signora del CERN

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 J. De Tullio    16-11-2020     Leggi in PDF

Il numero di ottobre di PRISMA, la rivista di divulgazione matematica e scientifica che proprio lo scorso mese ha festeggiato i due anni di pubblicazioni, pubblica l’intervista a Fabiola Gianotti, prima donna alla guida del CERN.

Nell'intervista Gianotti racconta la vita nel grande laboratorio scientifico, dove convivono scienziati e scienziate da tutto il mondo per lavorare gomito a gomito e, insieme, trovare risposte a domande complesse: "La quotidianità al CERN è veramente un esempio di quanto l'umanità possa fare quando mettiamo da parte le nostre divergenze". La Direttrice Generale del CERN sottolinea come le risposte ai quesiti fondamentali della fisica delle particelle trovino applicazione anche nella realtà di tutti i giorni: "Le tecnologie del nostro laboratorio sono utilizzate anche nella realizzazione di pannelli solari, nell'analisi di reperti storici, per non parlare delle tante applicazioni in campo medico. Si pensi all'adroterapia oncologica: è una terapia per trattare i tumori con protoni e ioni leggeri, che permette di bombardare il tessuto malato in maniera focalizzata, senza colpire il tessuto sano circostante", aggiungendo: "La storia ci insegna che la ricerca fondamentale produce conoscenze che possono trasformare la nostra vita in modo radicale. Senza la conoscenza della meccanica quantistica, l'elettronica moderna non esisterebbe e non esisterebbe neanche il microscopio elettronico usato per studiare il coronavirus". Proprio nella battaglia contro il COVID-19 il CERN ha messo a disposizione la sua tecnologia: "Abbiamo usato le nostre officine meccaniche e i nostri laboratori chimici per produrre maschere, visiere e gel igienizzanti per scuole e ospedali; abbiamo sviluppato un ventilatore per i pazienti in terapia intensiva e abbiamo messo le nostre grandi infrastrutture di calcolo a disposizione degli scienziati. Molto apprezzate sono anche le nostre piattaforme open access in cui i ricercatori possono archiviare dati accessibili a tutti poiché la condivisione delle informazioni è fondamentale per capire il virus e la sua diffusione".

Nello stesso numero di PRISMA ampio spazio è dato alla fisica: Giovanni Battimelli racconta la grande rivoluzione della meccanica quantistica e Andrea Simoncelli ricorda, a 100 anni dalla nascita, la carriera di Giuseppe Colombo, il matematico padovano la cui fama rimane legata al metodo della fionda gravitazionale per il lancio di sonde nello spazio. Anche nel numero di novembre PRISMA parla di fisca, incontrando Ugo Amaldi che racconta la sua proposta di raddoppiare i finanziamenti alla ricerca, e con l'intervista al fisico Guido Corbò autore del libro "La luce e il tempo".


Jacopo De Tullio è lecturer di matematica presso l’Università Bocconi e vicedirettore del Centro di ricerca PRISTEM per il quale si occupa dell’organizzazione dei giochi matematici e della redazione del sito MATEpristem. Gli ambiti di ricerca riguardano la storia della matematica e della scienza e lo studio sulla comunicazione e l'apprendimento informale della matematica. È membro della redazione del mensile di divulgazione scientifica PRISMA-matematica, giochi, idee sul mondo.