Il futuro della scienza in Europa: consultazione pubblica su “Science 2.0”

Il 3 luglio scorso, la Commissione Europea ha avviato la consultazione pubblica "Science 2.0": Science in Transition, con il fine di valutare l’impatto e le potenzialità di Science 2.0, termine con il quale si intende indicare il sostanziale cambiamento che la grande diffusione delle tecnologie digitali e una sempre crescente “globalizzazione” della comunità scientifica hanno indotto nel modo di condurre e organizzare la ricerca negli ultimi anni.
Questa transizione verso un’organizzazione della scienza più aperta e dinamica si esprime attraverso il costante rafforzamento di molteplici tendenze, molte delle quali nate in modo spontaneo all’interno della comunità dei ricercatori, in un contesto che ha visto un drastico aumento, negli ultimi anni, del numero di scienziati e della loro produzione scientifica. Di queste tendenze, la collaborazione remota e su scala mondiale fra scienziati realizzata grazie ai supporti digitali, la crescente libera condivisione di metodi, tecniche e risultati ancora preliminari, la possibilità di accesso a banche di dati scientifici di grande dimensione e l’emergere di nuove modalità di pubblicazione (con un forte incremento del numero di riviste Open Access, uno dei punti fermi del programma europeo Horizon 2020) sono solo alcuni esempi.
Consapevole delle grandi opportunità che questo nuovo modo di fare ricerca può offrire per aumentare l’efficienza e la qualità della produzione scientifica e la sua diffusione, con il conseguente impatto sulla società e sull’economia, ma anche delle problematiche che ne possono derivare (come, per esempio, la necessità di definire nuovi criteri per il controllo della qualità della ricerca, in alternativa al sistema tradizionale di revisione tra pari nella pubblicazione su riviste specializzate o in comitati per il finanziamento, e il dover predisporre nuove modalità di accreditamento e valutazione dell’attività dei ricercatori), la Commissione Europea ha ritenuto che i tempi siano maturi per questa consultazione, che fra i suoi scopi ha anche quello di identificare le azioni politiche che possano portare a un rafforzamento della scienza in Europa, sfruttando in maniera ottimale il potenziale di Science 2.0.
La consultazione, rivolta a una serie di interlocutori (università, enti di ricerca, accademie, biblioteche scientifiche, editori, enti finanziatori, ma anche comuni cittadini), si concluderà il prossimo 30 settembre, e l’esito di questa indagine sarà successivamente discusso in una serie di workshop durante l’autunno 2014, cui parteciperanno i rappresentati di tutte le parti interessate.
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