Il CERN annuncia una nuova politica sui dati aperti

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 S. Arcelli    13-01-2021     Leggi in PDF

In risposta al crescente movimento della “scienza aperta”, che mira a rendere la ricerca scientifica sempre più riproducibile, accessibile e collaborativa, le quattro principali collaborazioni (ALICE, ATLAS, CMS e LHCb) presso il Large Hadron Collider (LHC) hanno approvato all'unanimità una nuova politica sui dati aperti, che è stata presentata al Council del CERN lo scorso 11 dicembre.

Con questa nuova politica, i quattro esperimenti si impegnano a rilasciare pubblicamente i cosiddetti dati di livello 3 (il tipo richiesto per effettuare studi scientifici) circa cinque anni dopo la loro raccolta, insieme al software e alla documentazione necessaria, con l'obiettivo che l'intero campione sia disponibile al pubblico entro la fine dell'esperimento. Questo consentirà a scienziati esterni al CERN e a ricercatori di altri ambiti di poterli analizzare, e renderà possibile il loro utilizzo nell’ambito di iniziative educative e di sensibilizzazione e da parte del pubblico in generale. La loro accessibilità potrà inoltre contribuire a ulteriori avanzamenti nella fisica delle particelle e nel campo dell'informatica scientifica, per esempio per ottimizzare i metodi di ricostruzione o di analisi basati su tecniche di apprendimento automatico, un approccio che richiede campioni di dati molto estesi per l'addestramento e la convalida. La politica copre anche il rilascio di dati di livello 1 (corrispondente alle informazioni di supporto dei risultati pubblicati in articoli scientifici ) e 2 (dati progettati per scopi educativi e di divulgazione), di cui sono già disponibili campioni.

I dati di livello 3 saranno distribuiti attraverso l’Open Data Portal, lanciato dal CERN alla fine del 2014 (come riportato in questo articolo di SIF PRIMA PAGINA), che già ospita dati relativi all'LHC e ad altri esperimenti, utilizzando gli standard FAIR, una serie di linee guida che garantiscono che i dati siano reperibili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili.

Questa strategia, come ha dichiarato il Direttore per la ricerca e il calcolo del CERN Eckhard Elsen, “riflette l'impegno del CERN per la scienza aperta, già affermato nella Convenzione del CERN oltre 60 anni fa", integra l'attuale politica di Open Access del grande laboratorio ed è inoltre in linea con il recente aggiornamento della strategia europea per la fisica delle particelle, annunciato nel giugno 2020.


Silvia Arcelli - È professoressa associata dell'Università di Bologna e svolge la propria attività di ricerca nell'ambito della fisica subnucleare ad alte energie. Ha partecipato all'esperimento OPAL presso il LEP del CERN e all'esperimento CMS presso il Large Hadron Collider (LHC). Attualmente fa parte della collaborazione ALICE, l'esperimento per lo studio delle collisioni di ioni pesanti ultrarelativistici a LHC, e partecipa al progetto DarkSide, finalizzato alla ricerca di materia oscura, presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.