Io dico l'Universo

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 A. Oleandri    25-08-2014     Leggi in PDF
Credit: © NASA

Quattrocentocinquanta anni fa, il 15 febbraio del 1564, nasceva a Pisa Galileo Galilei, l'illustre scienziato che con il suo metodo sperimentale avrebbe aperto la via alla fisica moderna.

Anche per la Società Italiana di Fisica il 2014 coincide con un evento importante: il 100° Congresso Nazionale, che si terrà quest’anno proprio a Pisa, dove fondano le radici della Società. Per celebrare due eventi così significativi in maniera un “po’ speciale”, la SIF ha organizzato uno spettacolo teatrale dal titolo "Io dico l'Universo – Letture galileiane", incentrato sugli scritti di Galileo Galilei.

Lo spettacolo, attraverso la lettura di alcuni brani galileiani, intende illustrare la genialità degli esperimenti di Galilei scienziato, ma anche la bellezza della lingua di Galilei scrittore, e infine le connessioni con il disegno e la musica, discipline in entrambe le quali Galilei “ebbe così gran genio e talento”. Sono anche queste doti che contribuiscono a rendere grande Galilei: l’orecchio musicale lo aiuterà nel suo studio del moto, la sua arte del disegno gli servirà a riprodurre perfettamente la Luna, vista dal cannocchiale, il suo innato talento per la scrittura gli consentirà di consegnare il suo pensiero ai posteri con ineguagliata, straordinaria chiarezza.

Dal palcoscenico l’attore Giulio Scarpati leggerà i brani scelti di Galilei, ognuno dei quali sarà seguito dalla spiegazione scientifica di uno studioso, il Professor Alessandro Bettini, e il tutto sarà coadiuvato dalla proiezione di immagini o filmati esplicativi correlati al testo.

E così via via ascolteremo le considerazioni di Galilei sulla Luna, le macchie solari e i pianeti medicei, e ancora sul pendolo, il piano inclinato e le leggi del moto, e infine sul principio di relatività e la non invarianza di scala. Ma avremo anche modo di apprezzare la bellezza e la precisione dei suoi disegni e l’estetica della sua prosa limpida ed efficace.

A fare da intermedi o da sottofondo alle letture saranno le musiche del padre e del fratello Vincentio e Michelangelo Galilei, eseguite con strumenti d’epoca. Le musiche saranno eseguite dal “Duo Dolcesuono”, composto da Paolo Tognon (dulciana tenore e basso) e Pier Luigi Polato (liuto e arciliuto), due musicisti dell’Accademia Galileiana di Scienze e Arti in Padova, fondata da Galileo Galilei.

Lo spettacolo andrà in scena in un'unica rappresentazione il 23 settembre al teatro Verdi di Pisa con la regia di Lorenzo Mucci. Sarà un’importante occasione d’incontro tra scienza, musica e arte a cui tutti sono invitati a partecipare.