Il portale italiano della ricerca biomedica su COVID-19

La condivisione delle informazioni e dei risultati rappresenta un elemento critico essenziale per una ricerca di alto profilo e competitiva in un contesto internazionale. Mettere tutti nelle condizioni di attingere dalle risorse disponibili per fare scienza ha come effetto quello di incrementare la qualità dei risultati, produrre nuovi stimoli e rendere più rapida la diffusione. In questo momento di emergenza sanitaria è ancor più evidente quanto questo processo sia indispensabile, e la società percepisce il ruolo fondamentale della ricerca scientifica, in grado non solo di dare risposte ma anche di stimolare domande e consentire a tutti i cittadini di diventare più resilienti.
Questa consapevolezza è stata il motore per lo sviluppo del European COVID-19 Data Portal, realizzato lo scorso aprile dallo European Bioinformatics Institute (EBI) su impulso della Commissione Europea. La piattaforma online è nata con l’obiettivo di facilitare la diffusione dei dati e dei risultati per accelerare la ricerca su SARS-CoV-2 in questo momento di pandemia. Molteplici gli stati che hanno aderito al progetto, tra questi Svezia, Polonia, Slovenia, Norvegia e Giappone, e la risposta dell’Italia non si è fatta attendere.
Il COVID-19 Data Portal italiano è già online con lo scopo di esporre e mettere in evidenza i dati scientifici prodotti dalla ricerca italiana su COVID-19. Il portale è stato concepito anche e soprattutto per diffondere e promuovere la cultura Open Data e Open Science nell’ambito della ricerca biomedica italiana, in particolare per quanto riguarda i dati molecolari e clinici correlati con la pandemia.
Chi gestisce il portale sono i ricercatori di università ed enti di ricerca e tecnologici italiani che fanno parte di ELIXIR-IT, il nodo italiano dell'infrastruttura di ricerca europea ELIXIR, dedicata alla bioinformatica e ai dati biologici. ELIXIR-IT, sotto la guida di Graziano Pesole (Università di Bari e CNR-IBIOM, Istituto di Biomembrane, Bioenergetica e Biotecnologie Molecolari), è coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e comprende 23 tra le più importanti università ed enti di ricerca e tecnologici del nostro Paese, tra cui l'Istituto Superiore di Sanità e centri tecnologici come il GARR.
Molti i prodotti della ricerca italiana per approfondimenti sul COVID-19 e per monitorarne l'andamento. Per esempio, nella piattaforma sono rese disponibili informazioni e statistiche aggiornate su quante sequenze di genomi virali prodotte in Italia siano depositate nelle banche dati pubbliche e sulla diffusione delle "varianti" genomiche che da queste possono essere dedotte, con dati per area geografica o intervallo temporale. Inoltre, sono presentati anche i servizi disponibili in Italia per la produzione di dati e per la loro gestione ed analisi, in modo che siano facilmente individuabili dai ricercatori. Vengono infine raccolte le linee guida e indicazioni pratiche per depositare i dati nei database pubblici, e fornito un servizio di help desk, presidiato da esperti, per assistere i produttori italiani di dati nella sottomissione degli stessi.
Costante è inoltre l'aggiornamento delle risorse. Attraverso il sito, gli interessati hanno la possibilità di segnalare ricerche e dati che potranno essere pubblicati per essere visibili a tutti i target di riferimento, la comunità scientifica ma anche istituzioni, aziende e tutta la società.
Elisabetta Baldanzi – Svolge attività di ricerca presso il laboratorio ViOLa (Vision Optics Lab) dell'INO-Istituto Nazionale di Ottica del CNR a Firenze. È docente dell'Università degli studi di Firenze - Corso di Laurea in Ottica e Optometria su temi di ottica per la visione. È coordinatore del comitato editoriale di Cnr Outreach, delle attività istituzionali di comunicazione del CNR-INO e segue per il CNR progetti per diffondere la cultura scientifica e i risultati della ricerca a livello nazionale e internazionale. |