Google dedica un doodle a Laura Bassi

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 M. Focaccia    29-04-2021     Leggi in PDF

Il 17 aprile scorso il GoogleDoodle è stato dedicato a Laura Bassi (1711-1778): 289 anni prima, questa giovane bolognese di neanche 21 anni, discuteva le sue 49 tesi davanti al Senato accademico dell’antica Università di Bologna per ottenere la laurea; laurea che le venne conferita in maggio. Nell'ottobre dello stesso 1732, le venne offerto un incarico d'insegnamento: diventava così la prima donna al mondo a salire su una cattedra universitaria, quella di filosofia universa, ovvero fisica sperimentale.

Figura eccezionale ed emblema di riferimento per la sua epoca, Laura Bassi divenne ben presto nota in tutta la Repubblica delle Lettere del Settecento quale uno dei principali esperti di fisica newtoniana.

Cantata come la "Minerva bolognese", straordinaria nel suo essere donna e scienziata, per tutta la vita Laura mise in atto una vera e propria "strategia" per ottenere quel riconoscimento istituzionale che le avrebbe permesso di porsi su un piano di parità rispetto ai suoi colleghi maschi.

Lodata e ammirata, la ricordarono come una grande maestra, tra gli altri, Lazzaro Spallanzani, Luigi Galvani e Alessandro Volta. Grazie alle proprie competenze matematiche e capacità sperimentali, organizzò infatti una scuola di fisica sperimentale nella propria abitazione che la rese nota ben oltre i confini di Bologna.

Scienziata, ma anche moglie e madre, dal matrimonio col collega Giuseppe Veratti nacquero otto figli.

Nel 1732 aveva ottenuto altresì un altro primato: era stata la prima donna ad essere ammessa all'Accademia delle Scienze della sua città; nel 1745 entrò quindi a far parte di una speciale élite di accademici, i Benedettini, creata da papa Benedetto XIV, che per lei istituì espressamente un venticinquesimo posto in sovrannumero rispetto ai 24 ambiti e richiesti, scelti tra i più illustri e noti scienziati del tempo.

Nel 1776, a coronamento della sua lunga e brillante carriera, ottenne, presso l'Istituto delle Scienze dell'Accademia di Bologna, la cattedra di fisica sperimentale.

La SIF ha onorato e divulgato la memoria di questa straordinaria pioniera con iniziative diverse negli ultimi anni: ha patrocinato e sponsorizzato il docufilm "Una cattedra per Laura Bassi. Bologna 1732"; pubblicato i volumi Laura Bassi. Emblema e Primato nella Scienza del Settecento (SIF - Editrice Compositori, 2012) e Laura Bassi. The World's First Woman Professor in Natural Philosophy (SIF - Springer, 2020); da quest'anno bandisce il Premio Laura Bassi per le Donne nella Fisica.

Ricordare Laura Bassi, esempio di tenacia e di creatività, significa ispirare tutte le donne che si lanciano nella carriera scientifica; è un’antenata luminosa per tutti coloro che, femmine e maschi, non si scoraggiano nel seguire i propri sogni, i propri interessi e i propri obbiettivi.

Pioniera della nuova scienza sperimentale, il suo esempio deve essere guida a un pensiero di emancipazione di pari dignità, nell'augurio che le "figlie di Minerva" possano arrivare a quella parità che non perdono la speranza di raggiungere.


Miriam Focaccia – Ricercatrice e storica della scienza presso il Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche "Enrico Fermi" di Roma, è esperta di storia delle istituzioni scientifiche e dei laboratori di ricerca e autrice delle biografie di alcuni protagonisti della scienza post-unitaria. Si occupa inoltre del rapporto tra donne e scienza in Italia a partire dal XVIII secolo.