Celebrando e ricordando

Il 2014 è un anno ricchissimo di ricorrenze e celebrazioni.
Senza aver la pretesa di volerle menzionare tutte, basti pensare in primo luogo al 60° anniversario della fondazione del CERN, al 50° anniversario dell’ideazione del modello a quark di Gell-Mann e Zweig, al 40° anniversario della scoperta di Ting e Richter della J/ψ, ossia del quarto quark “charm” del Modello Standard, senza dimenticare il 100° anniversario della diffrazione a raggi X di von Laue e – appunto – l'Anno Internazionale della Cristallografia IYCr2014.
Nel 2014 ricorrono il 60° anniversario della morte di Enrico Fermi e l’80° anniversario della sua geniale formulazione della teoria del decadimento beta. E ricorre anche il 450° anniversario della nascita di Galileo Galilei.
Come se non bastasse, il 2014 sarà l’anno del 100° Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica. La prima Adunanza SIF ebbe luogo a Roma nel 1897, presso il Regio Istituto Fisico di via Panisperna, dove nacque la Società. Il suo Presidente fondatore fu Pietro Blaserna, come già ricordato in un precedente numero di SIF Prima Pagina. A seguire altre adunanze (non ogni anno) fino alla 32a nel 1942. Nel 1947 (dopo la guerra) il primo Congresso Nazionale, in occasione del cinquantenario della SIF, si tenne a Como. Fu numerato come XXXIII Congresso per volere dell’allora Presidente Giovanni Polvani.
La Società Italiana di Fisica trae spunto da tutti questi significativi anniversari per le sue attività nel quadro della Scuola Internazionale di Fisica “Enrico Fermi” di Varenna, nel quadro del suo Congresso Nazionale, ovviamente, e anche nell’ambito delle sue numerose produzioni editoriali.
In particolare, nel corso del 2014, Il Nuovo Saggiatore pubblicherà in ogni suo numero qualche piccolo campione dell’immensa opera di Galileo Galilei. E in occasione del suo 100° Congresso Nazionale, che si terrà a Pisa dal 22 al 26 settembre, la SIF allestirà uno speciale spettacolo teatrale basato sulla lettura e interpretazione di alcune speciali pagine galileiane.
L’auspicio è che i giovani, il cui sguardo è giustamente rivolto al futuro, traggano tuttavia costante ispirazione da un passato così ricco di scoperte e di storia.