L'amor che move il Sole e l'altre stelle

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 G. Casati    28-05-2021     Leggi in PDF

Dal 15 al 23 maggio, a cavallo del 16 maggio, , Giornata Internazionale della Luce, si è svolto il Festival della Luce Lake Como 2021 – VIII edizione, promosso e organizzato dalla Fondazione Alessandro Volta.

Titolo dell’edizione di quest’ anno è stato "L'amor che move il Sole e l’altre stelle". Il Festival ha inteso, infatti, approfondire il tema del Sole, incrociandolo con l’importante anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e dando vita a incontri di divulgazione scientifica, eventi culturali e mostre grazie alla partecipazione di personalità del mondo della scienza e della cultura. Ospite di eccezione di questa edizione il Premio Nobel per la Fisica 2019 Michel Mayor.

Nato con l'obiettivo di esplorare e divulgare il tema della luce, attraverso sensibilità tra loro differenti e varie chiavi di lettura e format, il Festival si propone di diffondere la cultura scientifica e l'amore per la conoscenza raccogliendo l'eredità lasciataci dall'illustre cittadino comasco Alessandro Volta, offrendo al grande pubblico, e in particolare ai giovani, occasioni di incontri con personaggi di spicco della ricerca scientifica e della cultura, mostre, iniziative nelle sedi storiche e in spazi non convenzionali e periferici, eventi nelle piazze cittadine e del territorio limitrofo.

La nostra convinzione è che la formazione scientifica sia sempre più importante per la nostra società, ed è su questo tema che si gioca il futuro di un Paese. L'impressionante accelerazione delle conquiste scientifiche impone che ciascuno possa accedere all'informazione scientifica così come può leggere e scrivere. La non conoscenza genera paure e origina comportamenti irrazionali.

Ciò che noi compriamo, come votiamo ecc. dipende da ciò che noi crediamo circa il mondo che ci circonda. È naturale perciò che ci siano potenti gruppi interessati ad influenzare le nostre opinioni anche in materie scientifiche. Questo può essere fatto usando dati scientifici reali e presentandoli in modo tale da favorire la posizione preferita. In altre parole, attori motivati possono usare dati veri per creare una impressione di incertezza e persino indurre convinzioni errate. Per esempio, quando sono in gioco questioni di salute, agire sulla base di false convinzioni può causare costi enormi. La pandemia ora in corso credo possa dare la sensazione di quanto questo tema sia importante: il problema, quindi, è quello di saper scegliere, rafforzare lo spirito critico e la capacità di resistere ai pregiudizi e riconoscere la propaganda.

Questa è una delle motivazioni alla base del Festival della Luce. La luce è un simbolo unificante, ha influenzato e continua a influenzare le arti, la poesia, la letteratura e il pensiero umano. Questo tema contribuisce a rompere i confini tra scienza e umanesimo, vissuti purtroppo ancora oggi come separati, se non addirittura antitetici.

In questo quadro ho particolarmente apprezzato una citazione del nostro sommo poeta Dante Alighieri da parte di uno dei relatori del Festival: "La scienza è ultima perfezione de la nostra anima ne la quale sta la nostra ultima felicitade..." (Dante Alighieri, convivio 1° I,I).


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Giulio Casati – Laureato in fisica presso l'Università di Milano nel 1968, si è occupato di caos in meccanica classica e quantistica. Tra i suoi risultati principali la scoperta della localizzazione quantistica e del rettificatore termico. È autore di un volume su Quantum Computation and Information (World Scientific) e ha ricevuto nel 2008 il Premio Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica.