Dedicato a Nanni Bignami

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 L. Cifarelli    30-07-2021     Leggi in PDF

Anche quest'anno la Società Italiana di Fisica (SIF), insieme alla Società Astronomica Italiana (SAIt), ha bandito il Premio Bignami. Si tratta di un premio istituito nel 2017 per onorare la memoria di Giovanni (Nanni) Bignami, destinato a un giovane brillante ricercatore in fisica o in astronomia. È con questo premio che le due società intendono ricordare l'illustre uomo di scienza e amico.

Nanni Bignami (1944-2017) fu amico della SIF, sempre partecipe delle sue iniziative, sempre presente, insieme a sua moglie Patrizia Caraveo, agli eventi di Varenna. Basti ricordare, per esempio, il suo efficace impegno nel promuovere sui canali televisivi lo studio, coordinato dalla SIF e realizzato dalla Deloitte nel 2013-2014, sull'apporto nell'economia italiana dei settori economici "basati sulla fisica". Oppure la sua partecipazione all'International Year of Light 2015, lanciato dalla Società Europea di Fisica e in Italia dalla SIF, in particolare a Bologna, con l'evento "Bologna s'illumina", durante il quale incantò l'enorme platea dell'Aula Magna Santa Lucia con un suo vivacissimo e divertentissimo seminario sul "volo del fotone viaggiatore". Come ho già avuto occasione di scrivere in questa newsletter, Nanni possedeva l'arte di comunicare.

Ho letto in questi giorni un libro che ha fatto riaffiorare in me tanti ricordi su Nanni Bignami. Si tratta del romanzo scritto dalla figlia, Giulia Bignami, intitolato: "La zattera astronomica – Come sopravvivere a un papà scienziato" (Baldini e Castoldi, 2021). Il libro ha già avuto successo e diverse recensioni su siti web e quotidiani. In realtà, più che di un romanzo, si tratta di una raccolta di racconti di vita vissuta dall'infanzia alla gioventù dell'autrice, che ripercorrono alcuni episodi familiari visti con gli occhi della figlia di non uno, ma due genitori astrofisici.

Il libro racconta tante situazioni divertenti e al tempo stesso commoventi, ed è ricco di aneddoti talvolta addirittura esilaranti che ci forniscono un ritratto eclettico e in fondo un po' inatteso di Nanni Bignami. L'autrice non trascura però alcuni fatti amari della vita professionale di suo padre, cui fa pochi, brevissimi accenni. Non risparmia nemmeno osservazioni dissacranti sul nostro mondo accademico e scientifico, e lo fa con parole ironiche e piene di humour, talvolta un po' crudeli e graffianti, come possono essere quelle dei giovani.

Ma la maggiore caratteristica del libro che Giulia Bignami ha scritto è la tenerezza degli innumerevoli ricordi di un padre speciale che le scriveva poesie e le insegnava cose meravigliose come il verso delle Pulsar ... Per me, il più bello di tutti, il più poetico, è senza dubbio il ricordo di Giulia bambina che gareggiava con gli adulti, genitori e amici, nella caccia ai satelliti nei limpidi cieli estivi dell'amata casa al mare.


Luisa Cifarelli – Professore di fisica sperimentale all'Università di Bologna, ha svolto ricerche in fisica subnucleare e fisica delle astroparticelle presso i maggiori laboratori europei. Membro della Academia Europaea e dell'Accademia delle Scienze di Bologna, presidente onorario della Società Italiana di Fisica, è stata presidente della Società Europea di Fisica e, in Italia, del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche "Enrico Fermi".