Plan S-cOAlition S: nuove strade per i rapporti fra editoria e ricerca

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 B. Ancarani    31-08-2021     Leggi in PDF

Il 4 settembre 2018 un gruppo di enti di ricerca di diverse nazioni ha annunciato il lancio dell’iniziativa cOAlition S che, tramite il Plan S e i punti che lo definiscono, intende sostenere e promuovere la totale e immediata pubblicazione in open access di tutti gli articoli prodotti da ricercatori, accademici e scienziati.

Indubitabilmente questa posizione ha richiesto un confronto con il mondo dell’editoria e con i vari publishers che ha portato alla definizione di nuovi modelli di pubblicazione e a un cambiamento delle attuali formule di abbonamento alle riviste.

Di fatto, oltre alla creazione di nuove riviste i cui contenuti sono totalmente proposti in open access, molti publishers hanno optato per stringere accordi con enti di ricerca, università, istituzioni e, in alcuni casi, con i governi con la caratteristica di transformative agreements, accordi cioè che prevedono una trasformazione graduale di alcune delle riviste cosiddette “ibride” fino a raggiungere la totale pubblicazione in open access accompagnata da un cambiamento delle condizioni di abbonamento.

Ad esempio, all’inizio di aprile 2020, Springer Nature si è attivata per venire incontro alle richieste del Plan S cercando di seguire la strada dei transformative agreements per molte sue riviste, la stessa che anche EPL (Europhysics Letters) sta percorrendo tramite i canali dell’IoPP. In quest’ottica, si pone il “read and publish agreement” stretto da Springer con CRUI-CARE nell’estate 2020 che permetterà agli autori italiani affiliati a molte delle università italiane e a vari istituti/enti di pubblicare i propri articoli gratuitamente in open access fino al 2024 su molte riviste Springer Nature e anche su La Rivista del Nuovo Cimento.

Sebbene quindi nei mesi scorsi si siano registrate alcune defezioni di rilievo fra le iniziali adesioni a cOAlition S tra cui quelle dell’India (nonostante all'inizio avesse dichiarato il suo sostegno all'iniziativa), dello Swedish Riksbank's Jubilee Fond e dello European Research Council (avvenuta nel luglio 2020), è innegabile che l'iniziativa Plan S-cOAlition S abbia aperto nuove strade per una trasformazione radicale dei rapporti fra editoria e mondo della ricerca.

Il 14 luglio dello scorso anno il Presidente della SIF, Angela Bracco, è intervenuta al Workshop (online) on green OA, Transformative Agreements and Plan S, organizzato dal GSSI e UMI con la collaborazione dell’INFN e dell’Università dell’Aquila. Il comitato organizzatore era composto da Stefano Bianco, Pierangelo Marcati e Barbara Nelli. Il workshop ha visto, fra gli altri, interventi di interventi di Petra Rudolf (Presidente dell'EPS) e Stefano Ruffo (Direttore della SISSA). In quell’occasione, la SIF ha ribadito di condividere le iniziative intraprese dai publishers (nella direzione richiesta dal Plan S) con cui la Società ha stretto collaborazioni editoriali e che coinvolgono le proprie pubblicazioni.

Per quello che riguarda l’editoria, al momento la SIF è dunque in attesa di conoscere gli sviluppi futuri a cui condurranno i transformative agreements nelle loro diverse declinazioni (inclusa la gestione degli archived author accepted manuscripts (AAMs) sugli open access repositories) e i vari test che attualmente i grandi publishers stanno facendo in questo senso con alcune delle loro riviste (si vedano, per esempio, Materials Research Express dell’IoPP, e i nuovi accordi riguardanti alcuni “Nature journals”).

In conclusione la SIF auspica che le soluzioni già adottate dal mondo dell’editoria o in fase di definizione rappresentino un punto di accordo che soddisfi anche il mondo della ricerca. Con le proprie riviste già disponibili in open access (Il Nuovo Cimento), free to read (Il Nuovo Saggiatore) oppure offerte gratuitamente ai Soci in regola all’interno dell’Area Soci del sito web della SIF e con le riviste pubblicate nell’ambito di collaborazioni europee (La rivista del Nuovo Cimento, EPL, The European Physical Journal), la SIF intende dunque confermare e ribadire il suo ruolo a sostegno della fisica e della sua diffusione continuando a mettere a disposizione della ricerca la propria produzione editoriale.


Barbara Ancarani – Laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Bologna, dal 2001 fa parte dello staff della redazione della Società Italiana di Fisica, di cui è responsabile editoriale dal 2018.