Il gusto della vittoria: un'analisi sui premi SIF 2021

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 A. Marino    27-10-2021     Leggi in PDF

L'attenzione che nei curriculum scientifici si ripone verso i riconoscimenti, come premi e menzioni speciali, sembra un fenomeno di recente nascita e di importazione dal mondo anglosassone. Ma basterà andare a guardare dai più antichi ai più recenti resoconti annuali della Società Italiana di Fisica (SIF) per scoprire che da almeno mezzo secolo la SIF bandisce con ricorrenza annuale i suoi premi, e così molte altre società scientifiche. La percezione che abbiamo sulla maggiore importanza dei premi nella professione di fisico è legata principalmente a due fattori: rispetto al passato è a loro riconosciuta nei concorsi una premialità maggiore, e inoltre la vetrina dei social media amplifica l'impatto che hanno sul pubblico, che sia del settore o generico.

Parecchi potrebbero pensare che i premi SIF vengano banditi per assicurarsi un picco di iscrizioni, visto che sono riservati ai soci. Ma il monitoraggio delle iscrizioni condotto nel 2021, e presentato all'ultima Assemblea dei Soci, mostra un andamento lineare tra gennaio e settembre, con un intercetta non nulla dovuta ai fedelissimi che rinnovano con l’avvento del nuovo anno.

Abbiamo provato a capire come sia composta la platea dei partecipanti ai premi. Distinguiamo il discorso per i premi riservati alle migliori comunicazioni al Congresso Nazionale e i premi annuali banditi dalla SIF in primavera.

I primi sono aperti a tutti quelli che presentano una comunicazione al Congresso: vengono selezionate per ognuna delle sette sezioni tematiche una o più comunicazioni giudicate meritevoli sulla base del contenuto e dell'esposizione, e la competizione è aperta a tutti, indipendentemente da età e fascia professionale. Tuttavia, i premiati sono per lo più dottorandi e assegnisti, semplicemente perché sono la tipologia professionale che più popola le comunicazioni. Negli ultimi due anni le comunicazioni sono state la tipologia di presentazione più penalizzata dalla necessità di condurre il Congresso in via telematica, poiché si sono trasformate in video da caricare online. Nonostante ciò, la competizione ne ha tratto beneficio. Il dover creare un video, che potenzialmente può essere visionato da tutti i partecipanti al Congresso, e non solo quelli che vengono a vedere la tua sezione nella tua sessione, ha infatti dato libero sfogo a vere e proprie cabine di regia, con piccoli cartoni animati, spettacolari animazioni, presentatori nei tempi concessi (un miracolo per molte conferenze) o addirittura presentazioni realizzate a più voci, che hanno reso la competizione tra i partecipanti ancora più serrata.

Il discorso sui premi annuali è più complesso. È difficile persino contare quanti siano. A partire dalla seconda metà del secolo scorso, la SIF ha messo al bando una ventina di tipologie di premi, ma non tutti banditi tutti gli anni, non tutti con una cadenza annuale, e soprattutto non tutti ancora attivi, perché spesso legati a un fondo che ne garantiva la copertura per un numero limitato di anni. Partiamo con l'analizzare la partecipazione in generale. Il numero di soci che partecipano ai bandi è ogni anno circa il 9% dei soci totali. Nel grafico è riportata la partecipazione negli ultimi sei anni. Il 2021 sembra un buon anno, ma non ottimo come il 2018. Se però guardate le etichette gialle sulle colonne, noterete che nel 2018 furono banditi 12 premi, contro i 10 del 2021. Il numero medio di sottomissioni per ogni bando, ovvero l'etichetta azzurra sulla colonna, mostra come nell’ultimo anno il numero di sottomissioni medie sia stato maggiore del 2018, nonostante il numero totale di sottomissioni sia inferiore. I premi più gettonati (in termini di partecipazione) sono sicuramente i due dedicati ai giovani laureati in fisica, che non prevedono alcun requisito restrittivo sulla tematica. Numeri di partecipazione confrontabili sono stati registrati anche per il nuovo premio "Laura Bassi" per le donne nella fisica, a dimostrazione di quanto il pubblico della SIF abbia gradito l'iniziativa.

La gratificazione, nella professione del fisico, è un "fenomeno" difficile da schematizzare. A volte basta una bella pubblicazione, a volte la dedica di un tesista, certamente anche uno scatto di carriera. Ma i premi sono la gratificazione per eccellenza, perché sono il riconoscimento del proprio lavoro davanti alla comunità.

Di tutti i partecipanti ai bandi 2021, solo un 10% ha potuto portare a casa il premio. Ci auguriamo che quel 90% restante partecipi nuovamente, non per riprovare, ma proprio per partecipare.


Antigone Marino – È ricercatrice dell'Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti del CNR, presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Napoli Federico II, dove coordina le attività del laboratorio di Ottica della Soft Matter. È Consigliere della SIF, membro del Board of Directors della OSA Foundation, ed editor di diverse riviste tra cui JOSAA e EPN. Da gennaio 2021 coordina il comitato di raccolta fondi per la "Ambassador Equity in Optics and Photonics Scholarship".