Lo spettacolo della fisica torna in scena

"E=mc2 – Il grande show della fisica" è il titolo del nuovo spettacolo messo in scena in versione online da Marina Carpineti, Marco Giliberti e Nicola Ludwig, dell'Università Statale di Milano, con la regia di Marinella Anaclerio, per il 107° Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica.
Lo spettacolo affronta la relatività partendo da temi di base, attraverso esperimenti che vanno contro il senso comune e che possono essere compresi solo a partire dall’evidenza sperimentale. Fin dalle prime scene i tre "ricerc-attori" si arrovellano anche sulla serietà del contenitore entro il quale si ritrovano a operare, un mega-show televisivo con "musiche, autori famosi e grandi scritte luminose" che sembra del tutto inadeguato al suo contenuto: la fisica.
Senza mai salire sul set, i tre si troveranno a fronteggiare le proprie paure su come poter fare divulgazione con un mezzo tanto improprio. Gli incubi prendono le forme di uno sconcertante quiz televisivo dove i risultati di semplici, ma non banali, esperimenti, vengono decisi dal televoto: "perché la scienza è democratica e si mette ai voti. E non saranno delle inutili prove sperimentali a contraddire la verità". A determinare verso dove si muova l'estremità inferiore di una molla appesa, una volta liberata dal vincolo, non sono la forza di gravità o la forza di richiamo elastico, ma la giuria popolare dei telespettatori e l'esperto da studio televisivo formatosi leggendo "per intere ore" i forum su internet. C'è anche l'intervista in stile nazional-popolare a un bizzarro Premio Nobel che, in una improbabile lingua, espone teorie probabilmente di grande interesse scientifico. Lo sviluppo però è in un tripudio di equivoci linguistici con l’imbarazzante arrivo dello sponsor che ha fatto scempio delle preziose opere del fisico.
Dopo il dramma della divulgazione impossibile, nella seconda parte dello spettacolo i tre protagonisti prendono coscienza che la forza della fisica è nel dialogo e nel ragionamento condiviso, nella continua revisione e disponibilità al confronto. Tutto avviene con allegria e con il metodico disordine di idee tipico dei fisici, con conti e citazioni, indovinelli e quadrivettori, ipercubi e surreali pacchetti di "anti-cracker". Ed è da questa forza che nasce il vero spettacolo, aprendo finestre su mondi sempre nuovi.
Lo scopo non è mai spiegare, assumendo che il teatro e la divulgazione, che spesso alla spettacolarizzazione indulge, non sono in grado di fornire il bagaglio culturale necessario per un apprendimento critico, quanto piuttosto mostrare la ricchezza dei processi della conoscenza scientifica.
Ottava prova del gruppo milanese Lo Spettacolo della Fisica, che ha portato in scena spettacoli di teatro scientifico di ampia diffusione, con oltre 410 repliche e più di 150 000 spettatori in Italia e all'estero e partecipato a importanti festival scientifici, "E=mc2 – Il grande show della fisica" è stato progettato per far giocare e divertire il pubblico. L'asprezza del tema, la difficoltà di comunicare la scienza, è stemperata dalle note della sigla "la formula completa", coniata apposta per il grande show e qua e là cantata dagli autori stessi, nella speranza che chi ha visto lo spettacolo si trovi a canticchiare tra sé, o magari con gli amici, il suo ritornello:
Cantiamo a voce lieta
la formula completa
e usiamola tra amici
per esser più felici:
emmequadro ci alla quarta,
più pi quadro per ci quadro;
è l'energia al quadrato
non è troppo complicato!
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