Quattro donne per quattro forze

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 S. Marcello    27-12-2021     Leggi in PDF
Foto di Anna Parisi.

"Quattro donne eccezionali, quattro come quattro sono le forze della fisica ... poi ce n'è un'altra ... nascosta". Quattro donne appassionate della fisica fin dai tempi del liceo, Marietta Blau, Chien Shiung Wu, Vera Cooper Rubin e Milla Baldo Ceolin, studiano, vivono e ricercano incoraggiate e sostenute dalle loro famiglie e da una rete di amicizie, ma non sempre dai loro colleghi, e diventano protagoniste delle scoperte che hanno segnato la fisica del Novecento.

Nello spettacolo "La Forza Nascosta. Scienziate nella Fisica e nella Storia" le loro vicende personali e il loro lavoro di ricerca sono raccontati dalla "Curatrice della Memoria", per ricordare il lavoro di tante altre figure femminili che fin dall’antichità hanno dedicato la loro vita e il loro talento alla scienza, e per ricostruire e far conoscere la forza nascosta delle donne.

"Sono ancora troppo poche le donne che si occupano di questo aspetto fondamentale: il tramandare, il celebrare. E poco si occupano di far conoscere una genealogia al femminile, forse perché non ci credono? Forse perché nessuno glielo ha insegnato? Per questo ho deciso di essere ciò che sono: una Curatrice della Memoria dedicata alle donne, alla loro Storia con la S maiuscola."

Attraverso il racconto della vita delle quattro scienziate, le loro ricerche e le loro parole possiamo sentire come la loro visione della scienza travalichi la dicotomia fra cultura scientifica e umanistica, lasciando un messaggio per le nuove generazioni.

Da sinistra: Nora De Marco, Nadia Pastrone, Gabriella Bordin, Anna Ceresole, Elena Ruzza, Rita Spada (un passo avanti alle altre), Simonetta Marcello, Emiliana Losma e Fé Avouglan. Foto di Anna Parisi.

Marietta Blau, esperta di radioattività e pioniera nella rivelazione delle particelle elementari per mezzo di lastre fotografiche, con le quali scoprì le stelle di disintegrazione nella spallazione nucleare, ci lascia un’immagine poetica delle interazioni nucleari: "Alcuni elementi chimici sono come esseri viventi. Nascono e scompaiono." 

Chien Shiung Wu progettò e realizzò un celebre esperimento, che porta il suo nome, dimostrando la violazione della simmetria di parità nelle interazioni deboli. Wu tenne un famoso discorso al Massachusetts Institute of Technology (MIT) nel 1964: "Vorrei sapere se gli atomi e i nuclei, o i simboli matematici, le molecole del DNA preferiscano essere trattati da uomini o da donne."

Vera Cooper Rubin, studiando il moto delle stelle nelle galassie e la distribuzione delle galassie nell'Universo, fu la prima a osservare gli effetti della materia oscura, argomento di grande attualità in fisica. "La mia vita è stata un viaggio interessante. Sono diventata astronoma perché non avrei potuto immaginare di vivere sulla Terra senza tentare di capire come funziona l'Universo."

Per Milla Baldo Ceolin "C’è un nuovo modo di guardare il cielo, attraverso lo studio delle particelle. I nostri laboratori, costruiti sottoterra, ci permettono di ricreare l'Universo come era appena dopo il Big Bang con un’efficacia che nessun telescopio potrà eguagliare. Il cielo si porta in laboratorio, dove rivelatori enormi ci illustrano i misteri dell'Universo appena nato e in evoluzione, il cielo è capovolto!". Le sue ricerche sulle interazioni deboli spaziano dallo studio delle particelle con "stranezza", scoprendo l'anti-iperone Lambda, alle oscillazioni dei neutrini.

In scena, l'attrice Elena Ruzza e la soprano Fé Avouglan e, in alcune rappresentazioni, la soprano Valentina Varriale, dialogano con la prosa, il canto, la poesia e la musica dirette dalla regista Gabriella Bordin. Lo spettacolo è una co-creazione tutta al femminile, dove le diverse esperienze professionali nella fisica, nel teatro, nella storia e nella tecnologia si incontrano per tessere un racconto avvincente che attraversa il Novecento, con le rivoluzioni che lo hanno caratterizzato nel campo della scienza, della società, della politica e della storia.

L'idea è partita da un gruppo di ricercatrici, Simonetta Marcello del Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino, Anna Ceresole, Nora De Marco e Nadia Pastrone dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Torino, insieme con la ricercatrice di storia delle donne Emiliana Losma, l'attrice Elena Ruzza e l'esperta di tecnologie AICT Rita Spada, che hanno coinvolto nel progetto la regista Gabriella Bordin e la soprano Fé Avouglan.


Simonetta Marcello – Professore ordinario presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Torino, studia le interazioni fondamentali e le particelle agli acceleratori in diversi esperimenti sulla fisica degli antiprotoni e antineutroni, della stranezza, degli ipernuclei e del quarkonio prima ai laboratori del CERN, COSY, J-PARC, LNF-INFN, poi a IHEP e KEK.