"Sc'Art!" e il Festival della Scienza: un esempio di riuso e libertà creativa

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 E. Musso, E. Rapallo    26-01-2022     Leggi in PDF

Evitare gli sprechi, è questo il messaggio che ci arriva spesso alle orecchie e alla coscienza. In ambito privato, sociale e anche lavorativo. Capita sempre, quando si chiude un evento scientifico come una conferenza o un festival, di impacchettare ciò che avanza sperando che possa servire in futuro, o peggio ancora di buttarlo via. I banner, i roll-up, gli striscioni, sono tra gli oggetti che di solito si conservano, per un semplice senso di affezione. In fondo sono stati il biglietto di presentazione dell'evento. Eppure, questi oggetti potrebbero avere una nuova vita, evitandone lo spreco. Così accade per il Festival della Scienza di Genova grazie alla collaborazione con l'Associazione "Sc'Art!".

L'associazione di Promozione Sociale "Sc'Art!" gestisce dal 2013 il Progetto "Creazioni al fresco", laboratori creativi rivolti a donne detenute presso la Casa Circondariale di Genova Pontedecimo, a donne in misura alternativa alla detenzione e a donne ex detenute: i luoghi delle "Creazioni al fresco", dove le donne progettano e realizzano borse e complementi di arredo con striscioni pubblicitari dismessi e tela degli ombrelli rotti, sono luoghi non convenzionali, che sollecitano a ripensarsi creativamente, interagendo in modo circolare con le risorse, le potenzialità personali e il territorio. Sc'Art! promuove l’inclusione sociale e l’economia circolare, con un’attenzione particolare alle contaminazioni, ai saperi inediti e generativi.

Attorno alle "Creazioni al fresco", nel tempo si è creata una rete di imprese e organizzazioni che collabora sostenendo in forme diverse un percorso di promozione e valorizzazione del progetto, e che fornisce strumenti concreti, quali commesse di lavoro, fornitura di materiali di scarto, opportunità di partecipazione a eventi pubblici, contribuendo così alla costruzione di un ponte tra il carcere e la città. In particolare, la collaborazione con il Festival della Scienza, da anni genera non solo un contributo fondamentale per le attività produttive con l'esempio di riuso creativo degli striscioni promozionali ma, soprattutto, motiva nuova progettualità e riconosce un'idea di emancipazione e di libertà.

Ad oggi, sono attivi tre laboratori, luoghi di lavoro, dentro e fuori dal carcere, come spazi aperti, plurali, nuovi cantieri del vivere, del convivere e della cura, che mettono in discussione l'economia del consumo, tutelano i diritti di chi lavora, alimentano un'energia comune e rispettano i tempi della vita:

– Il laboratorio presso la Sezione femminile della Casa Circondariale di Genova Pontedecimo, allestito come un luogo di formazione, di lavoro ma soprattutto come un luogo di incontro e di relazione, dove l'ascolto e la cura sono elementi fondanti del progetto;
– Il laboratorio di Salita Cà dei Trenta 3 cancello, facilmente raggiungibile anche da donne che possono usufruire di misure alternative alla detenzione; l'ospitalità del Circolo ARCI Barabini di Trasta, che accoglie il laboratorio, favorisce un clima accogliente e stimolante che contribuisce concretamente a "ripensarsi" libere e protagoniste del proprio futuro. Attualmente, nel laboratorio lavora il gruppo fondante delle "Creazioni al fresco", donne da alcuni anni "libere", con un percorso di reinserimento esemplare;
– Il laboratorio di Vico Angeli 21 rosso, un luogo nel centro storico di Genova da tempo dedicato al riuso e al riciclo di oggetti e materiali; dal 2013, il proprietario del locale, AMIU Genova, ha scelto di destinare in comodato d'uso gratuito questo magazzino del '500, perfettamente ristrutturato, a "Sc'Art!", con il vincolo di “abitare” questo spazio in condivisione con altre realtà locali, proponendo occasioni di sensibilità civica contraria allo spreco e accogliendo progettualità innovative; il laboratorio "Store" di Vico Angeli 21 rosso effettua servizio settimanalmente, tutti i giorni di apertura al pubblico (escluso il lunedì).

Nei laboratori delle "Creazioni al fresco" sono impegnate attualmente sette donne, di cui tre donne detenute presso la Casa Circondariale di Genova Pontedecimo (Borse lavoro), una donna in misura alternativa alla detenzione (Borsa lavoro) e tre donne tornate libere, assunte a tempo indeterminato. In questi anni, "Sc'Art!" ha coinvolto 120 donne detenute in un percorso di formazione e di inserimento lavorativo, con l'obiettivo di promuovere e favorire abilità e competenze personali, valorizzando creatività e ricerca, utilizzando il design, la progettazione e l'artigianalità come strumenti per ripensare il futuro.


Emanuela Musso – Scenografa e costumista, è Coordinatrice dei laboratori di "Sc'Art!" e cura la Direzione artistica del Progetto "Creazioni al fresco".

Etta Rapallo – Presidente dell'Associazione "Sc'Art!" (APS), è un'operatrice sociale in pensione. Insieme a Etta Rapallo condivide da anni il Progetto dei laboratori "Creazioni al fresco", in un incontro felice tra competenze personali e sensibilità civica.