Intitolato ad Antonio Barone il nuovo Quantum Computation Joint Lab

Il 21 gennaio scorso è stato inaugurato a Napoli il nuovo Quantum Computation Joint Lab UNINA-SeeQC, collocato all'interno del Quantum Technologies Innovation Lab (QTIH) del Campus Universitario di San Giovanni a Teduccio. L'evento ha visto la partecipazione del Rettore dell'Università di Napoli Federico II, Matteo Lorito, e del Direttore del Dipartimento di Fisica "E. Pancini", Gennaro Miele.
Il nuovo laboratorio è stato intitolato ad Antonio Barone, che per l'Università di Napoli Federico II e per l'intera comunità della fisica italiana è stato motivo di assoluto orgoglio scientifico per i suoi studi sulla superconduttività debole e sulle giunzioni Josephson, che sono oggi alla base di tutti i qubit superconduttivi e i computer commerciali di IBM, Google, Rigetti. Antonio Barone è stato un caposcuola che ha profuso sempre una grande passione verso questo tema, con intuizioni talvolta anticipatrici anche in campo quantistico. A ricordare la figura di Antonio Barone sono intervenuti il Premio Nobel per la Fisica Anthony J. Legget, Massimo Inguscio, John Clarke, Michel Devoret e Vladimir Kresin.
Il Quantum Computation Joint Lab consolida la partnership scientifica tra l'Università di Napoli Federico II e l'azienda SeeQC, con l'obiettivo di raggruppare e aumentare l'impatto delle attività sperimentali in un’area strategica della scienza quantistica, come il quantum computing, e di promuovere l'ecosistema quantistico su un fronte sempre più ampio. La SeeQC è un’industria leader a livello internazionale per soluzioni legate alla computazione quantistica: già da tre anni ha avviato un'attiva collaborazione con la Federico II, grazie all’impegno di O. Mukhanov (CTO & Co-Founder) e di Marco Arzeo (EU Lab Manager), con un laboratorio di ricerca e sviluppo presso il Dipartimento di Fisica "E. Pancini" e una serie di attività e progetti comuni. Il Quantum Computation Joint Lab, frutto di una condivisione profonda di obiettivi tra Università e Industria, si segnala quindi come il primo in Italia a realizzare una sperimentazione d'avanguardia verso lo sviluppo e test di architetture di calcolatore quantistico basato su qubit superconduttivi. Il carattere "open" del laboratorio apre anche possibilità uniche per azioni interdisciplinari a tutti i livelli della formazione.
Questa iniziativa cade tra quelle che l'ateneo napoletano ha in programma per la promozione dell'innovazione e per il trasferimento tecnologico, a beneficio del tessuto industriale, economico e sociale: l'Hub QTIH – Quantum Technologies Innovation Hub all’interno del Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati (CeSMA) nel Complesso Universitario di San Giovanni a Teduccio. L'obiettivo è quello di sostenere le attività di ricerca strategiche sulle tecnologie quantistiche (QT) presenti nel contesto universitario, e più in generale sul territorio, promuovendone l'integrazione e rispondendo alla sfida globale rappresentata dalle QT. Le tecnologie quantistiche hanno trovato una significativa collocazione nell’ambito del Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Su questi temi hanno portato il loro contributo Luigi Nicolais (Campania Digital Innovation Hub), Antonio Zoccoli (INFN), Francesco Cataliotti (INO-CNR) e Massimo Bisogno (Regione Campania).
L'incontro è stato anche l'occasione per qualche breve riflessione sul ruolo e sull'importanza delle tecnologie quantistiche all'interno dei programmi di sviluppo nazionali e regionali, con l'intervento dell'Assessore con delega alla Ricerca, Innovazione e Startup della Campania, Valeria Fascione, il tutto coadiuvato dagli organizzatori dell'evento Gianpiero Pepe e Francesco Tafuri.
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