La posizione del CERN in risposta all'invasione dell'Ucraina

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 S. Arcelli, L. Cifarelli    16-03-2022     Leggi in PDF

Dopo il 24 febbraio, innumerevoli sono state le dichiarazioni di sostegno all'Ucraina e di condanna dell'invasione delle forze armate della Federazione Russa da parte di istituzioni scientifiche, università, learned societies, enti di ricerca e laboratori. Su scala internazionale, molto significative le dichiarazioni di EPS, IUPAP, NUPECC, DESY, solo per citarne alcune.

Anche al CERN (Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare), all'indomani dell'invasione e durante la successiva escalation del conflitto, sono iniziate le discussioni tra le delegazioni dei Paesi che compongono il Council, l'organo di governo dell'Organizzazione, in merito alle azioni e alle misure che sarebbe stato opportuno intraprendere e adottare.

Il Council del CERN è composto da due delegati per ciascuno dei 23 Stati Membri. La Federazione Russa, dal 2013, partecipa al Council con lo status di Osservatore, insieme agli Stati Uniti, al Giappone, all'Unione Europea, al Joint Institute for Nuclear Research (JINR) e all'UNESCO. L'Ucraina è dal 2016 uno Stato Membro Associato del CERN, insieme a Croazia, India, Lituania, Pakistan e Turchia, e molti scienziati ucraini e russi sono coinvolti e collaborano in diversi progetti del grande laboratorio.

A seguito di queste discussioni, lo scorso 8 marzo è stata convocata una riunione straordinaria del Council, durante la quale è stata adottata la risoluzione "CERN Response to the Aggression against Ukraine", che riflette i principi fondanti del CERN e stabilisce misure operative di concreto impatto nelle relazioni di collaborazione scientifica con la Federazione Russa.

Nei vari comunicati, così come nel preambolo della risoluzione, si ribadisce infatti come Il CERN sia stato istituito all'indomani della Seconda guerra mondiale per riunire nazioni e persone per il progresso pacifico della scienza, che l'aggressione e la guerra sono contrarie a tutto ciò che l'Organizzazione rappresenta e che Il CERN continuerà a sostenere i suoi valori fondamentali di collaborazione scientifica come motore per la pace.

Venendo ai punti principali della risoluzione, essi sono: la ferma condanna dell'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, la sospensione del suo status di Osservatore, e la sospensione di nuovi accordi di collaborazioni del CERN con le istituzioni russe, pur mantenendo quelli già in atto. Il Council ha anche deplorato il coinvolgimento della Bielorussia, con cui il CERN ha un accordo di cooperazione scientifica dal 1994, nell'uso illegale della forza contro l'Ucraina.

Nella risoluzione si dichiara inoltre che "il CERN promuoverà iniziative a sostegno dei collaboratori ucraini e dell'attività scientifica ucraina nel campo della fisica delle alte energie", esprimendo anche il suo sostegno ai numerosi membri della comunità scientifica russa del CERN che hanno manifestato il loro rifiuto di questa invasione.

Come dichiarato dal Direttore Generale del CERN, Fabiola Gianotti, "questa risoluzione vuole sanzionare lo Stato russo ma non i suoi ricercatori che da anni lavorano al CERN accanto ai loro colleghi ucraini, insieme a migliaia di altri ricercatori da tutto il mondo, in uno spirito di leale e aperta collaborazione che è alle radici dell'esistenza stessa del CERN."


CERN's position in response to the invasion of Ukraine

After February 24, there have been countless declarations of support for Ukraine and condemnation of the invasion of the armed forces of the Russian Federation by scientific institutions, universities, learned societies, research bodies and laboratories. On an international scale, the declarations of EPS, IUPAP, NUPECC, DESY are very significant, just to name a few.

In the aftermath of the invasion and during the subsequent escalation of the conflict, discussions have begun also at CERN (the European Organization for Nuclear Research) between the delegations of the countries that make up the Council, the governing body of the Organization, about the actions and measures that should have been undertaken and adopted.

The CERN Council is made up of two delegates from each of the 23 Member States. The Russian Federation, since 2013, has participated in the Council with the status of Observer, together with the United States, Japan, the European Union, the Joint Institute for Nuclear Research (JINR) and UNESCO. Ukraine is since 2016 an Associate Member State of CERN, together with Croatia, India, Lithuania, Pakistan and Turkey, and many Ukrainian and Russian scientists are involved and collaborate in different projects of the laboratory.

Following these discussions, an extraordinary meeting of the Council was convened on 8 March last, during which the resolution "CERN Response to the Aggression against Ukraine" was adopted, reflecting the founding principles of CERN and establishing operational measures having a concrete impact on the relations and scientific collaborations with the Russian Federation.

In the various press releases, as well as in the preamble of the resolution, it was indeed recalled that CERN was established in the aftermath of the World War II to bring together nations and people for the peaceful pursuit of science, that aggression and war are against everything for which the Organization stands, and that CERN will continue to uphold its core values ​​of scientific collaboration as a driver for peace.

Coming to the main points of the resolution, they are the condemnation, in the strongest terms, of the invasion of Ukraine by the Russian Federation, the suspension of its Observer status, and the suspension of new CERN collaboration agreements with Russian institutions, while maintaining those already in place. The Council also deplored the involvement of Belarus, with which CERN has had a scientific cooperation agreement since 1994, in the illegal use of force against Ukraine.

Furthermore, the resolution states that "CERN will promote initiatives in support of Ukrainian collaborators and Ukrainian scientific activity in the field of high-energy physics", also expressing its support for the numerous members of the Russian scientific community of CERN who have expressed their rejection with respect to this invasion.

As stated by the Director General of CERN, Fabiola Gianotti, "this resolution wants to sanction the Russian State but not its researchers who have worked for years at CERN alongside their Ukrainian colleagues, together with thousands of other researchers from all over the world, in a spirit of loyal and open collaboration that is at the roots of CERN's very existence."


Silvia Arcelli – Professoressa associata presso l’Università di Bologna, svolge attività di ricerca nell'ambito della fisica subnucleare alle alte energie. Ha partecipato all'esperimento OPAL presso il LEP del CERN e all'esperimento CMS presso il Large Hadron Collider (LHC), ed è attualmente membro della collaborazione ALICE per lo studio delle collisioni di ioni pesanti ultrarelativistici a LHC e dell’esperimento DarkSide presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'INFN. Svolge attività didattica nei corsi di Laurea in Fisica, ed è stata coordinatrice del Corso di Dottorato in Fisica dell'Ateneo di Bologna. Dal 2014 è membro, come Vicedirettore, del comitato editoriale di SIF Prima Pagina.

Luisa Cifarelli – Professore di fisica sperimentale all'Università di Bologna, ha svolto ricerche in fisica subnucleare e fisica delle astroparticelle presso i maggiori laboratori europei. Membro della Academia Europaea e dell'Accademia delle Scienze di Bologna, presidente onorario della Società Italiana di Fisica, è stata presidente della Società Europea di Fisica e, in Italia, del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche "Enrico Fermi".
Professor of experimental physics at the University of Bologna. She has carried out research in subnuclear physics and astroparticle physics at the major European laboratories. Member of the Academia Europaea and the Academy of Sciences of Bologna, honorary president of the Italian Physical Society, she has been president of the European Physical Society and of the "Enrico Fermi" Historical Museum of Physics and Research and Study Center in Italy.