Quaderni di Storia della Fisica N. 26

È online il fascicolo 26 dei Quaderni di Storia della Fisica, supplemento del Giornale di Fisica.
In questo numero, una serie di interessanti articoli che spaziano da argomenti di cosmologia, quali il modello del mondo di Democrito, le concezioni di Leonardo e di Galilei sulla luna, la nuova cosmologia di Einstein, per passare poi ad aspetti più pragmatici, quali il primo sviluppo della televisione in Italia, oppure la reazione di alcuni fisici italiani al test atomico francese del 1960, per giungere, infine, all'approccio di Feynman all'elettromagnetismo classico.
Democrito: Una rivisitazione del modello meccanico di Angelo Pagano e Emanuele V. Pagano, nel quale gli autori presentano una rivisitazione, di carattere interdisciplinare tra fondamenti, didattica e storia della fisica, del modello meccanico di Democrito. Le due nozioni di solido e necessità vengono confrontate con il concetto di determinismo laplaciano. Il modello cosmologico di Democrito è interpretato in riferimento a un universo stazionario (infinito in estensione). La gravitazione è anch'essa accennata e confrontata con il modello collisionale di Le Sage.
The Moon's ashen light and libration in Leonardo and Galileo, di Pasquale Tucci, nel quale vengono analizzati i contributi di Leonardo da Vinci (1452-1519) e di Galileo Galilei (1564-1642) all'interpretazione della luce cinerea e della librazione lunare. A Leonardo si attribuisce la prima interpretazione della luce cinerea mentre la librazione lunare è probabilmente riscontrabile in uno dei tre disegni leonardeschi della Luna. Nelle immagini pubblicate nel Sydereus Nuncius (1610) Galileo registrò, involontariamente, la librazione. Le osservazioni della Luna di Leonardo non sono comparabili con quelle di Galileo. Ma l'uso del telescopio non è comunque sufficiente a spiegare la diversità. Nuovi stili di pensiero e di pratiche osservative aiutano a comprendere la "Rivoluzione scientifica".
Albert Einstein a Bologna nel 1921 e la nuova cosmologia, di Rossano Pancaldi, nel quale si descrive il soggiorno bolognese di Einstein e la sua accoglienza tra gli studiosi e i cittadini. Vengono poi trattate le discussioni avviate dai fisici, matematici e astronomi sulle sue teorie della relatività e sul suo modello cosmologico, che trovarono soluzioni con studi e osservazioni compiuti all'estero. Il saggio descrive anche i risvolti umani del soggiorno di Einstein e le conseguenze della fascistizzazione dell'Università e delle leggi razziali che provocarono il declino della ricerca scientifica, e termina con un resoconto del soggiorno bolognese di Einstein e delle sue sofferenze patite in Italia.
Il contributo di alcuni fisici italiani alla nascita della televisione in Italia negli anni '30-'40 del secolo scorso, di Enrico Bagni, nel quale vengono riportati i contributi alla nascente televisione in Italia da parte di alcuni fisici italiani nel periodo 1930-1940. Si evidenzia una linea di interesse poco investigata nell'ambito delle ricerche in fisica applicata. Lo studio mette in luce un insieme di attività, ricollegabili ad alcuni fisici italiani, dedicate allo studio della televisione nascente in Italia in tale periodo, quali la pubblicazione di articoli in riviste, la nascita di riviste specializzate, l'attuazione di insegnamenti universitari, o la direzione di laboratori specializzati, tutte riguardanti questo innovativo strumento di comunicazione.
Sahara 1960. I fisici italiani tra egemonia culturale e cesura generazionale, di Paolo Rossi. Dopo l'annuncio di un test atomico francese nel deserto del Sahara, un appello contro il test fu sottoscritto da 220 fisici italiani e pubblicato su L'Unità, quotidiano del Partito Comunista Italiano (PCI). L'analisi della quantità e della qualità dei sottoscrittori permette di mettere in evidenza non soltanto l'egemonia culturale esercitata all'epoca dal PCI sulla comunità dei fisici, ma anche il diverso atteggiamento intellettuale e sociale delle generazioni di fisici entrate nel mondo accademico prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale.
A spasso con Feynman per le scintillanti strade dell'elettromagnetismo classico, di Marco Di Mauro, Salvatore Esposito e Adele Naddeo, nel quale viene presentato l'originale e poliedrico approccio di Richard P. Feynman all'elettromagnetismo nella sua generalità, ripercorrendo l'intero percorso storico, dalla iniziale "teoria dell'assorbitore" all'approccio originale e poco noto delineato in appunti manoscritti del 1963 e sviluppato poi nelle Hughes Lectures del 1967-68. Vengono inoltre offerte alcune considerazioni particolarmente stimolanti riguardo il pensiero di Feynman sulla natura dell'elettromagnetismo e delle interazioni fondamentali che emergono da tale approccio.