Premio ASIMOV 2022: considerazioni sulla questione di genere

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 F. Vissani    29-06-2022     Leggi in PDF

Giusto un anno fa, annunciando il libro vincitore del Premio ASIMOV per l'editoria scientifica, avevamo proposto qualche osservazione sulla questione di genere nell'ambito della cultura scientifica. Credo che valga la pena di tornarci sopra anche quest'anno, in modo più diffuso.

All'edizione del 2022 c'è stata una graditissima sorpresa. Il podio della settima edizione ha visto due vincitrici: Agnese Collino, biologa della Fondazione Veronesi, che ha scritto un notevolissimo libro sulla storia della poliomielite, intitolato "La malattia da 10 centesimi", vincitrice ex aequo con Licia Troisi, regina del fantasy italiano e astronoma, che ha lasciato tutti a bocca aperta col suo libro "La sfrontata bellezza del Cosmo". La foto che vedete qui sotto le ritrae durante l'intervista con Giuliana Galati, che si è svolta nella cerimonia del 12 maggio scorso ed è reperibile sul canale YouTube del Premio.

La prima considerazione che vorrei condividere con voi è un semplice fatto numerico: il Premio ASIMOV annovera nel suo albo d'oro quattro vincitrici e cinque vincitori. Infatti, oltre alle due bravissime scrittrici di quest'anno, abbiamo avuto l'occasione di premiare anche Helen Czerski, fisica, e Hannah Fry, matematica, inglesi e figure note della BBC.  Tutte e quattro le vincitrici hanno conseguito il PhD o dottorato di ricerca, ovvero il massimo titolo di studio dei paesi di appartenenza. 

Entrambi i libri vincitori di quest'anno, permettetemi di ripeterlo, sono bellissimi: ma come sono stati scelti? Come i lettori di SIF Prima Pagina forse ricorderanno, la principale caratteristica del Premio ASIMOV è quella di contare su una giuria composta da tante ragazze e ragazzi delle scuole superiori: quest'anno erano più di dodicimila. Ogni giurato ha l'incarico di scegliere un libro, tra quelli proposti a inizio anno dalla commissione scientifica, per poi leggerlo, recensirlo e votarlo. Il libro che riporta la media più alta è quello che vince il Premio ASIMOV.  

Accanto alla giuria, c'è una commissione scientifica, che include più di mille insegnanti, scienziati, dottorandi, giornalisti e scrittori. La commissione scientifica ha l'incarico di leggere in forma anonima tutte le recensioni preparate dai giurati. Ogni recensione viene votata più volte e, in questo modo, le più belle vengono identificate e poi premiate. È un lavoro impegnativo, che ci ha portati a effettuare ben quarantamila letture e votazioni, cosa possibile solo grazie all'impegno generoso profuso da molti. 

Così, i giurati si trasformano anche in concorrenti. Scrivere una recensione valida, convincente e utile richiede di sapersi destreggiare con la lingua scritta e di padroneggiare il pensiero.  Certamente, non c'è garanzia assoluta che i membri della commissione utilizzino criteri di giudizio del tutto omogenei, e alla fine bisogna pur ricordarsi che il Premio ASIMOV non è altro che un gioco: ma riuscire a distinguersi in una situazione del genere è davvero una impresa meritevole, in quanto capita solo a uno studente su 30. 

Siamo così arrivati alla seconda considerazione sulla questione di genere: ragazzi e ragazze partecipano quasi in egual numero alla giuria, ma le vincitrici sono state 188 e i vincitori 127: detto in altre parole, ci sono state ben 61 ragazze in più dei ragazzi. Si ricordi, a titolo di confronto, che l’anno scorso le vincitrici furono circa il doppio. Siccome presumo che questo pezzo venga letto da persone non digiune di scienza, penso sia giusto che il lettore interessato tragga da solo le conclusioni. Spero che questo dato attragga l'attenzione che merita!

A me resta il piacere di ringraziare tutti i membri della giuria e della commissione scientifica, tutte le amiche e gli amici della SIF che in questi anni ci hanno aiutato a crescere, e di complimentarmi ancora una volta con Licia Troisi e Agnese Collino, scrittrici e PhD.


Francesco Vissani – Dirigente di Ricerca dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, ha ideato il Premio ASIMOV per la divulgazione scientifica nel 2015, accompagnandone la crescita sin dai primi passi. È molto grato ai colleghi e agli amici della commissione scientifica con i quali si discutono le idee, si intraprendono le iniziative e le si realizza insieme.