Venti anni di innovazione nella comunicazione scientifica

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 F. Mangili    30-09-2022     Leggi in PDF

Quest'anno il Festival della Scienza di Genova festeggia la sua ventesima edizione. Lo fa dopo due edizioni davvero complicate a causa della pandemia, con un Festival di 13 giorni, un programma ampio e ambizioso costituito da quasi 300 eventi e un'affascinante parola chiave: Linguaggi.

A differenza dei due anni precedenti, in cui inevitabilmente buona parte della progettazione è stata dedicata ai piani alternativi, per questa edizione abbiamo lavorato da subito e senza esitazione alla costruzione di un grande Festival in presenza. Ne avevamo bisogno, innanzitutto noi che progettiamo e costruiamo il Festival, ma anche – crediamo – tutti coloro che il Festival lo compongono con i loro progetti. E speriamo anche il pubblico, che attendiamo numeroso, per scrollarsi di dosso limiti, paure, e magari un po' di pigrizia che ci portiamo dietro dagli ultimi anni, in cui la fruizione degli eventi è stata totalmente rivoluzionata e principalmente online.

A meno di un mese dall'avvio, che sarà giovedì 20 ottobre, viviamo con entusiasmo la frenesia degli ultimi giorni: progetti ancora da finalizzare, dettagli da sistemare, imprevisti da risolvere. In venti anni tante cose sono cambiate nella comunicazione della scienza, soprattutto grazie a un’accelerazione straordinaria nell’uso dei media online, che ormai ne sono diventati strumento prezioso e imprescindibile. Anche il Festival, di conseguenza, è cambiato: ha realizzato una piattaforma online, ha sperimentato laboratori a distanza, è entrato nelle scuole quando le classi non potevano uscire. Di tutto questo abbiamo fatto tesoro ed esperienza.

Ma ci sono alcuni aspetti del Festival a cui teniamo molto, e che con un pizzico di presunzione crediamo lo rendano unico. Innanzitutto, la cifra distintiva del Festival sono i suoi laboratori e i suoi animatori. E attenzione, si tratta di laboratori progettati e realizzati principalmente da ricercatori, che illustrano e dimostrano le loro ricerche con la voglia di condividerle con il pubblico. A noi, ai nostri meravigliosi animatori scientifici il compito talvolta arduo ma sempre gratificante di essere i "mediatori" dei contenuti scientifici nei confronti del pubblico di tutte le età. Poi è importante ricordare che nel dietro le quinte del Festival c'è una straordinaria rete di Enti scientifici, di ricercatori e ricercatrici che ne sono al tempo stesso garanzia e motore. Al Festival i veri protagonisti sono gli scienziati: certamente anche quelli noti, che vincono premi, scrivono libri e appaiono sui media, ma anche i tantissimi che nei loro istituti e laboratori vivono e lavorano ogni giorno. A tutti loro il Festival mette a disposizione un palcoscenico in spazi straordinari della nostra bella città, e un pubblico esigente, ma al contempo attento e partecipe. E infine, ma non meno importante, grazie alle meravigliose cene organizzate dagli Amici del Festival nelle case dei genovesi: il Festival è un momento di incontro, un appuntamento fisso per persone accomunate da una sincera passione per la scienza che si ritrovano, discutono, si confrontano, insomma stanno assieme.

Tutto questo è il Festival, ma per capirlo bisogna viverlo: per questo vi aspettiamo a Genova da giovedì 20 ottobre a martedì 1° novembre: non mancate!

Il programma del Festival è consultabile sul sito del Festival.


Fulvia Mangili – Laureata in fisica, precedentemente dirigente in dipartimenti di ricerca e sviluppo di aziende di alta tecnologia, è direttrice del Festival della Scienza di Genova, che organizza dal 2009. Per McGraw-Hill Education è stata coautore del volume "Sensing in machines", pubblicato nel 1992, quando nessuno parlava ancora di Intelligenza Artificiale.