Verso l'intersezionalità della ricerca in Europa

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 S. Pirrone    31-01-2023     Leggi in PDF

Lo scorso 22 novembre 2022 la European Platform of Women Scientists (EPWS) ha tenuto, in edizione online, la sua conferenza annuale dedicandola al tema "Gender, intersectionality and inclusion in the EU research context". L'argomento è strettamente connesso alla Gender Equality Strategy 2020-25, stabilita dalla Commissione Europea nell'ambito delle politiche per l'eguaglianza di genere, e dove, tra le tante raccomandazioni, compare esplicitamente la necessità di considerare e promuovere l'intersezionalità, ovvero la lotta alle discriminazioni a qualunque livello esse si presentino.

La conferenza ha avuto tra i suoi scopi principali quello di esaminare il concetto di intersezionalità nelle sue complesse sfaccettature, e di inserirlo nell'ambito della uguaglianza di genere nel mondo della ricerca europea. Infatti, in accordo con le politiche europee attualmente in sviluppo, la ricerca scientifica deve tener conto di come il genere si rapporta e si interconnette con le categorie sociali, l'etnicità, la disabilità, gli orientamenti sessuali, l'età, la religione e con tutto ciò che può creare vulnerabilità o ostacolo nel suo progresso. Le problematiche che si sono affrontate hanno riguardato i modi di come interpretare l’intersezionalità da parte delle donne di scienza, per maturare una visione che richiede il rispetto delle differenze e delle peculiarità umane e sociali, e per proporre azioni politiche di sostegno concrete.

Il dibattito si è articolato su due sessioni: la prima, in cui esperte del campo, rappresentanti di istituzioni e università europee hanno presentato i punti chiave dell’argomento; la seconda, dedicata specificatamente a donne scienziate migranti o rifugiate, in cui vi sono stati anche interventi su esperienze personalmente vissute. Tutti i contributi sono stati molto interessanti e ricchi di spunti di riflessione.

Particolarmente efficaci e originali i contributi dati nell’ambito del network "Women on the Move – WEMove". Questo network studia l'influenza della presenza femminile nella ricerca, innovazione e tecnologia, e ha come principale obiettivo quello di evidenziare e quantificare il contributo economico dato all’Europa dalle donne di cultura (scienziate, archeologhe, ingegnere, architette, etc.) migranti, in opposizione alla percezione diffusa che queste siano invece un peso per l'economia. Gli strumenti per fare ciò sono la creazione di una banca dati sulla migrazione femminile e l’organizzazione di eventi che portino alla luce come questa abbia concretamente contribuito allo sviluppo economico, culturale e sociale in Europa.

La conferenza si è svolta in memoria di Claudine Hermann, Presidente dell'EPWS sino al 2021, anno della sua scomparsa.


Sara Pirrone – È Dirigente di Ricerca dell'INFN, Sezione di Catania. La sua attività di ricerca è nell'ambito della fisica nucleare sperimentale, rivolta in particolare verso lo studio dei meccanismi di reazione e dei processi dinamici nelle collisioni fra ioni pesanti a energie basse ed intermedie (10-100 AMeV). È Consigliere e Presidente del Comitato Pari Opportunità della SIF.