Nuove tecnologie per il patrimonio culturale: il progetto 4CH

Monumenti, edifici storici e centri storici urbani costituiscono una risorsa economica e sociale di primaria importanza per la storia e l'identità europee; elaborare strategie efficaci per la loro conservazione è quindi fondamentale per uno sviluppo sostenibile che valorizzi il potenziale culturale, sociale ed economico dei singoli territori.
In questo contesto, le nuove tecnologie, fra cui anche le tecniche di digitalizzazione 3D, svolgono un ruolo sempre più centrale, fornendo un supporto fondamentale nel documentare, monitorare, mitigare e prevenire i danni causati dal degrado naturale, dalle attività antropiche e dai disastri ambientali.
Il progetto Competence Centre for the Conservation of Cultural Heritage (4CH), finanziato dalla Commissione Europea, è volto alla programmazione del Centro Europeo di Competenza (CC) dedicato alla conservazione del patrimonio culturale. I tre anni del progetto sono riservati non solo alla programmazione della struttura e del funzionamento del centro e all'elaborazione dei servizi offerti, ma anche a sensibilizzare le istituzioni e i professionisti sulle soluzioni di Information and Communication Technologies (ICT) innovative, sui benefici di una digitalizzazione di alta qualità dei beni storico-artistici e sullo sfruttamento sostenibile del potenziale intellettuale, sociale ed economico del patrimonio culturale. In questi anni sarà anche progettata e realizzata l'infrastruttura digitale del CC, basata su Cloud e conforme alla visione EOSC, che fornirà uno spazio digitale per la conservazione del patrimonio culturale, con accesso a documentazione, dati, metadati, linee guida e standard normativi. La piattaforma federerà anche servizi di calcolo ad alte prestazioni di fornitori esterni.
Il Centro di Competenza sarà finalizzato a fornire competenze, consulenze culturali, scientifiche, tecnologiche (con particolare attenzione alle tecnologie ICT e 3D avanzate), finanziarie, strategiche e politiche sulla conservazione del patrimonio culturale.
Il centro opererà principalmente in tre ambiti di lavoro: la modellazione digitale in 3D dei monumenti e dei siti, come strumento di documentazione, per l'integrazione delle informazioni sui monumenti; l'organizzazione e l'archiviazione della documentazione delle attività di conservazione e restauro ai fini di renderla reperibile; le analisi scientifiche, come supporto alla conservazione e al restauro.
Il progetto vede ora la collaborazione di 19 partner di 13 paesi e prevede, una volta realizzato il Centro, l'estensione del partenariato.
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