Sotto il vulcano: natura, luce, energia e le sfide della scienza

Condividi su      
 G. Casati    28-04-2023     Leggi in PDF

Questo il titolo della prossima edizione del Festival della Luce (Como, 2-31 maggio 2023): si tratta di una edizione speciale per il bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio (A.D. 23), il grande scrittore naturalista, autore della poderosa enciclopedia "Naturalis historia". Spinto dal suo desiderio di conoscenza, Plinio perse la vita nel 79 d.c. durante l’eruzione del Vesuvio. Il festival si tiene tutti gli anni a Como nel periodo a cavallo del 16 maggio, Giornata Internazionale della Luce. È stato istituito per onorare la figura del grande scienziato comasco Alessandro Volta, attraverso diverse iniziative di diffusione della cultura scientifica.

La formazione scientifica è sempre più importante per la nostra società, ed è su questo tema che si gioca il futuro di un Paese. L’impressionante accelerazione delle conquiste scientifiche impone infatti una educazione scientifica diffusa, affinché ciascuno possa accedere agevolmente all’informazione scientifica così come può leggere e scrivere, poiché la non conoscenza genera paure e comportamenti irrazionali. Il pericolo, oggi, è che attori motivati possono usare dati veri per creare incertezza e persino influenzare le nostre opinioni anche in materie scientifiche e indurre convinzioni errate: quando sono in gioco questioni di salute, per esempio, agire sulla base di false convinzioni può causare danni enormi. Il problema è quello di imparare a scegliere, valutare, rafforzare lo spirito critico e la capacità di resistere ai pregiudizi e riconoscere la propaganda.

La luce, tema del festival, oltre che ad essere naturalmente legata alla scoperta di Volta, è anche capace di coniugare scienza e umanesimo, ed è, in una prospettiva interdisciplinare, fra i temi più facilmente accessibili in quanto influenza le arti, la letteratura e il pensiero umano. Contribuisce quindi ad abbattere i confini tra scienza e cultura in generale.

Tra le diverse manifestazioni, il festival prevede conferenze pubbliche, tra le quali citiamo quella di giovedì 11 maggio su “Le sfide della scienza. Dalle viscere del Gran Sasso alla Biologia del futuro”, con Eugenio Coccia, già Rettore del Gran Sasso Science Institute, e Gianvito Martino, Direttore scientifico dell’Istituto San Raffaele. Il giorno successivo, 12 maggio, Vittorio Sgarbi parlerà del tema “La luce nell’arte”. Invece, per celebrare la giornata internazionale della luce, martedì 16 maggio interverranno Massimo Cacciari, Nuccio Ordine e Giorgio Vallortigara, che saranno introdotti dal Presidente della SIF Angela Bracco. Infine, giovedì 25 maggio, nella Sala Bianca del Teatro Sociale di Como, Reinhard Genzel, Premio Nobel per la Fisica 2020, proporrà un affascinante viaggio nello spazio verso il buco nero gigante al centro della nostra Via Lattea, nella costellazione del Sagittario.


Giulio Casati – Laureato in fisica presso l'Università di Milano nel 1968, si è occupato di caos in meccanica classica e quantistica. Tra i suoi risultati principali la scoperta della localizzazione quantistica e del rettificatore termico. È autore di un volume su Quantum Computation and Information (World Scientific) e ha ricevuto nel 2008 il Premio Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica.