Premio ASIMOV 2023: considerazioni sul valore della cultura scientifica

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 F. Vissani    31-05-2023     Leggi in PDF

Perché proporre libri di saggistica a ragazze e ragazzi di oggi che, per informarsi, usano altri canali, più efficienti e più veloci di quelli tradizionali? Non credo che domande del genere vadano prese con leggerezza; è vero che i tempi stanno velocemente cambiando, ed è vero che il mondo degli studenti della scuola superiore non è quello in cui noi "senior" siamo cresciuti. Ciononostante, quest'anno più che mai, ho pochi dubbi sul valore di cosa riusciamo a fare grazie al Premio ASIMOV per l'editoria scientifica.

Ci sono vari motivi per questa percezione. Vorrei iniziare parlando della commissione scientifica del Premio, formata da circa 1000 insegnanti, ricercatori, professori, scienziati e amici della cultura in genere. I libri in lizza li scegliamo insieme; ogni membro della commissione scientifica propone i suoi preferiti, poi li votiamo – proprio come fanno i ragazzi – e in questo modo individuiamo la lista dei finalisti che quest'anno contava sei libri.  Poi, nuovamente insieme (ricercatori e insegnanti), leggiamo le recensioni preparate dagli studenti-giurati; in questo modo, regione per regione, possiamo riconoscere e premiare i più bravi tra i recensori.  L'entusiasmo con cui collaboriamo è palpabile.  

A sinistra, due momenti della cerimonia nazionale di annuncio del vincitore, tenutasi presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara; a destra, il vincitore del Premio ASIMOV 2023, Edoardo Borgomeo, in un selfie con Rosa Zollo del Liceo Galilei di Pescara e Francesco Vissani, Coodinatore del Premio.

Inoltre, non è possibile ignorare i numeri del Premio, che sono in continua crescita: abbiamo 20 sedi regionali (quest'anno si sono aggiunte quelle del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia), ognuna delle quali si relaziona con le scuole del suo territorio. Così ci coordiniamo tra di noi e con ben 320 scuole superiori. Più di ogni cosa risalta il ruolo attivo della bellissima giuria del Premio, che quest'anno era formata da 13000 studentesse e studenti di tutta Italia. Le recensioni e le idee di questi ragazzi, dalle più ingenue alle più profonde, testimoniano di regola passione, serietà e integrità, come è naturale avvenga alla loro età e come sarebbe giusto continuasse ad avvenire anche dopo.

C'è un'altra ragione per cui quest'anno sono orgoglioso di essere parte del Premio ASIMOV. Nell'ottobre 2022 eravamo partiti dalla Marche, per esprimere la nostra solidarietà alle popolazioni colpite dall'alluvione; adesso, maggio 2023, mentre l'ottava edizione si sta concludendo, abbiamo davanti agli occhi i tragici eventi dell'Emilia Romagna. Il libro che i ragazzi hanno eletto a vincitore è quello di Edoardo Borgomeo, un ingegnere ambientale, specializzato in idrologia a Londra. Borgomeo ha argomentato l'importanza di un rapporto giusto, razionale e lungimirante di noi uomini moderni con l'acqua, per mezzo di nove testimonianze, vere e credibili, da tanti Paesi diversi, incluso il nostro.

Vorrei congratularmi con lui, che ha scritto questo profondo e bellissimo libro, e con tutti quelli che l'hanno valutato e apprezzato, partendo dai membri della commissione scientifica fino ad arrivare a tutti i giurati. Un grazie a tutti gli enti partecipanti, alla SIF, all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in particolare ai colleghi di Cagliari e quelli dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Ma soprattutto, un grazie enorme per questo tributo alla cultura scientifica a tutti gli insegnanti e a tutte le scuole, che sono il cuore del Premio ASIMOV.


Francesco Vissani – Dirigente di Ricerca dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, ha ideato il Premio ASIMOV per la divulgazione scientifica nel 2015, accompagnandone la crescita sin dai primi passi. È molto grato ai colleghi e agli amici della commissione scientifica con i quali si discutono le idee, si intraprendono le iniziative e le si realizza insieme.