Il futuro secondo l'INFN

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 R. Nania    15-04-2014     Leggi in PDF

Per gli esperimenti al Large Hadron Collider (LHC) del CERN, dopo lo straordinario successo della scoperta dell’Higgs, quali sono le prospettive delle ricerche se nei prossimi anni non arriveranno anche nuovi indizi per una fisica oltre il Modello Standard, una fisica da tempo attesa ma ancora elusiva ?

E se gli attuali esperimenti da 1 tonnellata sulla materia oscura, ai laboratori del Gran Sasso e in altri laboratori nel mondo, non dessero segnali positivi, quali potrebbero essere i nuovi esperimenti da intraprendere, in caverna, nello spazio o agli acceleratori, per verificare questa materia attualmente prevista solo tramite le misure gravitazionali nelle galassie ?

L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) guarda al suo futuro e ha organizzato un forum di discussione, con un “kick-off meeting” a Roma nei giorni 7-8 aprile 2014 dall’invitante titolo:

WHAT NEXT ?

Circa 800 fisici si sono riuniti nella suggestiva sede dell’Angelicum di Roma per discutere di materia oscura, di onde gravitazionali, di fondo cosmico delle microonde, di fisica a LHC, di particelle supersimmetriche, di materia deconfinata di quark e gluoni ecc. L’incontro ha voluto stimolare nuove idee e nuovi progetti e per questo motivo il format ha lasciato ampio spazio alla discussione, con solo brevi presentazioni introduttive di diversi gruppi di lavoro.

La riunione ha dato inizio a un percorso in varie direzioni che porterà, nel giro di un anno, a formulare i futuri obiettivi scientifici dell’Ente. Un futuro che anche altre nazioni stanno cercando di immaginare, in Francia, in Europa e negli Stati Uniti.

"Questo è un momento unico per la nostra comunità, siamo di fronte a sfide scientifiche che richiedono il contributo di tutti i ricercatori e in particolare quello dei nostri giovani" ha commentato il Presidente dell’INFN Fernando Ferroni. L’ampia partecipazione dei ricercatori più giovani all’incontro è anche stata sottolineata dal Vice-Presidente Antonio Masiero: È significativo che all’incontro di Roma vi sia stata una grande presenza di giovani: contiamo in particolare sulla freschezza delle loro idee, coniugata con l’esperienza dei senior, per identificare tali soluzioni innovative”.