A Lisbona una riunione strategica dell'Energy Group dell'EPS

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 E. De Sanctis    22-12-2014     Leggi in PDF

A Lisbona una riunione strategica dell'Energy Group dell'EPS

L'Energy Group dell'EPS, si è riunito per il suo incontro annuale a Lisbona presso l'Instituto Superior Técnico (IST) nei giorni 13 e 14 novembre. Alla riunione hanno partecipato circa 25 persone tra cui anche il prossimo Presidente dell'EPS, Christophe Rossel.

Il risultato più importante della riunione è stata la decisione di pubblicare una Position Letter "European Energy Policy and Global Reduction of CO2 emissions: How long can Europe afford to act alone?". La Lettera verrà inviata agli organizzatori della prossima Conferenza dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), in programma a Parigi dal 30 novembre all'11 dicembre 2015, e alla Commissione Europea.

Nella Lettera vengono esaminate le conseguenze del gravoso impegno di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, messo in atto dall'Unione Europea senza il coinvolgimento dei principali attori (USA e Cina) a livello mondiale. Nella Lettera vengono anche suggerite le correzioni da mettere in atto fin da ora nell'attuale piano energetico dell'UE centrato sullo sviluppo fortemente sbilanciato delle energie rinnovabili e su misure di ottimizzazione dell'uso dell'energia. La Lettera chiede anche una revisione della presente Energy Road dell'UE, che definisca gli obiettivi al 2050 in termini di potenza installata, produzione di energia e riduzione delle emissioni di gas serra.

Tra le relazioni sulle attività in campo energetico promosse nei vari Paesi dalle Società di Fisica nazionali, ha suscitato particolare interesse quella di F. Wagner, relativa allo studio sulla produzione di elettricità da eolico e fotovoltaico in Germania, mirato a determinare il mix ottimale di capacità installata per ridurre al minimo l'energia di back up e il surplus di produzione. Il risultato dello studio, recentemente pubblicato in Open Access sulla rivista The European Physical Journal Plus, mostra che una copertura del 100% del fabbisogno tedesco con fonti rinnovabili è priva di senso. Già una produzione largamente basata sulle rinnovabili porrebbe enormi difficoltà pratiche che richiedono impegnativi sviluppi scientifici e tecnologici per l'immagazzinamento dell'energia prodotta in eccesso e per la profonda modifica delle reti di distribuzione.

L'Energy Group ha dunque deciso di estendere questa analisi al maggiore numero possibile di paesi dell'UE utilizzando i dati di produzione di energia nel 2013. L'obiettivo è di produrre un esame fattuale e critico delle reali prestazioni del sistema elettrico europeo e delle conseguenze, per ciascun paese, causate dalla transizione dall'attuale sistema di produzione di elettricità a uno prevalentemente o esclusivamente basato su fonti rinnovabili.