La fisica nucleare per la medicina

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 S. De Pasquale    22-12-2014     Leggi in PDF

La fisica nucleare per la medicina

Si è tenuta lo scorso 24 novembre, a Bruxelles, nella splendida cornice della University Foundation e nell'ambito del semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea, la Conferenza-Presentazione del rapporto di NuPECC: "Nuclear Physics for Medicine". Il rapporto è frutto dell'attività pluriennale dei gruppi di lavoro stimolati dal Nuclear Physics European Collaboration Committee (NuPECC), che rappresenta il comitato di esperti della European Science Foundation (ESF) per la promozione della fisica nucleare, fondamentale e applicata.

Il voluminoso rapporto, disponibile anche online, riafferma in quale misura la medicina moderna tragga enormi benefici dai progressi ottenuti dalla ricerca in fisica nucleare, e questo vale ugualmente in ambito diagnostico come in ambito terapeutico. Allo stesso tempo, senza uno stimolo adeguato alla ricerca di base, ben poco riuscirebbe a concretizzarsi in applicazioni pratiche e costituire, quindi, un effettivo progresso per la scienza medica. Le applicazioni che scaturiscono dalla ricerca di base contribuiscono, dunque, in modo rilevante al benessere delle nostre società e alla diffusione della salute presso i cittadini.

Il rapporto, coordinato da Angela Bracco (Università di Milano e INFN), Chair di NuPECC, e da Gabriele-Elisabeth Koerner, Segretario Scientifico di NuPECC, si sviluppa in tre sezioni principali, la prima dedicata all'adroterapia, la seconda al medical imaging e la terza alla produzione di radioisotopi, tutti argomenti che sono ampiamente e attivamente trattati negli istituti e laboratori europei che si occupano di fisica nucleare.

Alla Conferenza-Presentazione, introdotta da Jean-Claude Worms dell'ESF e da Angela Bracco, le linee principali sviluppate nelle tre sezioni del rapporto di NuPECC sono state illustrate da Marco Durante (GSI-Darmstadt) per l'adroterapia, da David Brasse (IPCH-Strasbourg) per il medical imaging e da Ulli Koester (ILL-Grenoble) per la produzione di radioisotopi. Alle presentazioni (anche queste disponibili online) sono seguiti interventi e un breve dibattito finale che ha coinvolto i numerosi partecipanti all'evento.