SET Plan e la strategia energetica in Europa

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 G. Alimonti    28-01-2015     Leggi in PDF

L’ENEA ha organizzato a Roma, nei giorni 10-11 dicembre 2014, nell’ambito del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea e per conto della Commissione Europea, la 7a Conferenza SET Plan (Strategic Energy Technology Plan). La Conferenza SET Plan verte sugli obiettivi chiave della politica energetica europea al 2030 – sostenibilità, competitività e sicurezza delle forniture – e sull’importanza delle attività di ricerca e sviluppo per implementarli.

Istituito nel 2007, il Piano strategico europeo per le tecnologie energetiche è un pilastro strategico dell’UE per favorire lo sviluppo di tecnologie innovative nei settori energetici con la costituzione di una più stretta collaborazione tra la ricerca, l'industria, la Commissione Europea e gli Stati membri.

Il primo giorno della Conferenza è stato prevalentemente dedicato a definire il quadro politico e strategico, mentre nella seconda giornata si è parlato delle sfide future per il sistema energetico: dalle proposte per migliorare l’efficienza energetica, ai temi riguardanti le forniture energetiche sicure, competitive e non inquinanti, fino alla definizione di un piano d’azione da condividere con i decisori politici, l'industria, il mondo della ricerca e gli investitori privati.

In diverse presentazioni è stata richiamata l'importante dipendenza europea dalle importazioni nel settore energetico che si attesta oramai attorno al 53% per una spesa annuale di circa 400 miliardi di euro. Senza azioni decise questa situazione è destinata a peggiorare a causa della scarsità di risorse energetiche fossili che caratterizza il nostro continente.

Da qui l'importanza dello sviluppo di tecnologie low carbon, non solo per una questione ambientale, ma anche per ridurre la dipendenza dalle importazioni e migliorare la competitività delle imprese europee.

La ricerca è quindi fondamentale e affinché le buone idee si trasformino in innovazione tecnologica senza perdersi nella "valle della morte" che separa un prototipo dal suo ingresso nel mercato (per ogni euro speso in ricerca ne servono almeno 10 per trasformare l'idea in prodotto), è importante che la ricerca nel settore energetico sia svolta in stretta collaborazione con l'industria e vada incontro alle esigenze e alle richieste dell'utilizzatore finale che deve avere un ruolo centrale sin dall'inizio del processo.

Auspicabile inoltre, anche se non facile vista la forte concorrenza a livello globale, mantenere in Europa la produzione frutto dell'innovazione.

La Conferenza si è chiusa con la firma di un accordo di collaborazione tra il Joint Research Center di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e RSE (Ricerca Sistema Energetico SpA), su attività relative a smart grids e mobilità elettrica.