L'infrangibile soffitto di vetro

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 S. Croci, P. Rossi    25-05-2015     Leggi in PDF

I dati forniti dal CUN (Consiglio Nazionale Universitario), mostrati nella prima figura di questo articolo, indicano che il numero totale dei fisici tra professori ordinari (PO) professori associati (PA) e ricercatori (RU) è diminuto da 2598 unità nel 2008, anno di massimo numero di docenti, a 2077 unità nel 2014, con una previsone di arrivare a 1704 unità nel 2020.

L'infrangibile soffitto di vetro

Distribuzione dei docenti nei settori di fisica secondo genere.

Dal 2008 questo calo, pari al 34% del corpo docente, è del 37% per la componente maschile e del 21% per quella femminile. Se guardiamo in dettaglio, vediamo che i professori ordinari uomini che nel 2008 erano 791, nel 2014 sono passati a 449 e in previsione saranno 271 nel 2020, con un calo colplessivo del 66% mentre per le donne, da 62 unità nel 2008, si passerà a 41 unità nel 2020 con un calo del 34%. Va comunque considerato che le proiezioni al 2020 considerano solo i pensionamenti e non le nuove assunzioni o i passaggi di ruolo.

L'unico dato "positivo" è, in proiezione, un complessivo aumento fino al 2020 del numero di professori associati, reclutati dal 2014, frutto delle nuove abilitazioni. Come si vede si tratta di unità provenienti dalla posizione di ricercatore che non sarà ripopolata in ugual misura. Dati questi che dimostrano ciò che è ormai chiaro: una elevata contrazione del corpo docente. Il fatto che la diminuzione delle donne sia inferiore percentualmente a quella maschile è da imputarsi più a un effetto del pensionamento che non a nuove politiche di genere. La percentuale di PO donne nel 2008 era pari al 18%, per arrivare al 20% nel 2014 e al 21% nel 2020, dimostrando che si tratta di un aumento estremamente lento.

La percentuale di ricercatrici del settore della fisica nel 2014 è pari al 27%, molto al di sotto del 46%, media di tutti settori disciplinari.

È possibile calcolare dai dati del CUN il "glass ceiling index" nei settori della fisica, ossia un indice che quantifica le possibilità delle donne di raggiungere le più alte posizioni accademiche, rispetto agli uomini. L'indice è infatti un indicatore di "discriminazione verticale" e paragona la frazione di donne con posizione accademiche (PO+PA+RU), in questo caso nei settori della fisica, rispetto alla frazione di quelle con posizione apicale (PO). Ogni frazione è riferita al corrispondente totale di uomini più donne. Il valore 1 indicherebbe quindi la non differenza nell’avanzamento di carriera delle donne rispetto agli uomini. Definito in questo modo, l'indice quantifica in qualche modo lo spessore di un simbolico soffitto di vetro che limita la carriera femminile.

Con i dati CUN si ottiene un valore di 2.8 nel 2008, per arrivare a un valore presunto di 1.6 nel 2018, cioè se la situazione fosse fotografata con gli attuali ruoli.

L'infrangibile soffitto di vetro

Andamento del glass ceiling index per settori della fisica.

Il valore dell'indice così calcolato dimostra un netto miglioramento nel corso degli anni che può considerarsi in parte artificioso, dovuto all'effetto dei pensionamenti (e quindi a un aumento della percentuale relativa dei PO donne rispetto al totale) e non esclusivamente a nuovi ruoli che probabilmente ci saranno. Il dato dimostra inoltre che con una situazione che rimanesse invariata in termini di nuove posizioni da PO donna rispetto al 2014, il valore 1.6 è ancora lontano dall'auspicato valore 1.

Ancora una volta è chiara l'importanza dell'aumento delle figure di riferimento femminili che facciano da traino per un futuro cambiamento, ma anche di un'analisi più dettagliata delle motivazioni e delle dinamiche per riuscire a infrangere il soffitto di vetro.


L'immagine in homepage è di Jef Poskanzer.