Il Premio Pontecorvo a Luciano Maiani

Condividi su      
 S. Arcelli    15-03-2014     Leggi in PDF

Il 20 e 21 febbraio 2014 si è svolta a Dubna la 115° sessione del Consiglio Scientifico del JINR (Joint Institute of Nuclear Research), di cui fanno parte tre fisici italiani: Guido Piragino, Professore emerito dell’Università di Torino, già Addetto Scientifico dell’Ambasciata d’Italia a Mosca, Pietro Fré, Professore ordinario dell’Università di Torino e attuale Addetto Scientifico a Mosca, e Luisa Cifarelli, Professore ordinario dell’Università di Bologna e Vicepresidente della Società Europea di Fisica (EPS).

Durante la sessione è avvenuta la tradizionale cerimonia di consegna del prestigioso Premio Internazionale “Bruno Pontecorvo”. Il Premio Pontecorvo 2014 è stato attribuito al Professore Luciano Maiani per i suoi eccezionali meriti scientifici nel campo della fisica delle interazioni elettrodeboli e nella fisica dei neutrini. In passato, altri tre fisici italiani avevano ottenuto questo ambito riconoscimento: Ugo Amaldi, Antonino Zichichi ed Ettore Fiorini.

Nella sua lezione magistrale, seguita alla consegna del Premio, Maiani ha delineato le prospettive della fisica teorica e sperimentale dopo la scoperta del bosone di Brout-Englert-Higgs (BEH), le cui proprietà (spin zero e massa prossima a 125 GeV) favoriscono fortemente uno scenario supersimmetrico per la fisica oltre il Modello Standard. Tuttavia non vi è la garanzia che le masse dei superpartner delle particelle note siano alla portata del Large Hadron Collider (LHC) del CERN, anche dopo la sua estensione a maggiori valori di energia. Ciò indica la necessità di costruire nuovi acceleratori per studiare la fisica del bosone di BEH e segnali di “nuova fisica”: in particolare, il cosiddetto Future Circular Collider (FCC) del CERN, sette volte più grande di LHC, e l’International Linear Collider (ILC), per il quale già esiste una possibile collocazione in Giappone.

La riunione del Consiglio Scientifico è anche stata l’occasione per perfezionare la preparazione della successiva tavola rotonda “What next” , organizzata dall’Ambasciata d’Italia e dal JINR, e tenuta a Dubna il 3 marzo, sul futuro a breve termine della fisica delle interazioni fondamentali.

Data la rilevanza di questi argomenti, analoghe iniziative hanno preso il via e si stanno svolgendo anche in Italia, nell’ambito dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il primo incontro “https://agenda.infn.it/conferenceDisplay.py?confId=7588INFN: What Next ?” è previsto a Roma nei giorni 7 e 8 aprile. Durante questo incontro saranno discusse le strategie di ricerca alla luce dei nuovi risultati che si potranno avere nel 2017 da LHC a 14 TeV e dai nuovi esperimenti sulla materia oscura e sul decadimento doppio beta.