Quark Matter 2017 in blues

È stata Chicago (IL, USA), con i suoi grattacieli e le note del tipico blues, a ospitare quest'anno, dal 6 all'11 febbraio, la XXVI edizione della Conferenza Internazionale sulle Collisioni Ultra-relativistiche Nucleo-Nucleo, meglio conosciuta come Quark Matter 2017 (
Provenienti da tutto il mondo, sono stati più di 700 i fisici che hanno partecipato alla conferenza, impegnati nella presentazione di più di 230 talk e quasi 280 poster, secondo un programma molto intenso preceduto dall'immancabile giornata di studio per i ricercatori più giovani, studenti e dottorandi e dedicata a una panoramica sullo stato dell’arte del settore.
Ai più recenti progressi in campo teorico e fenomenologico si sono alternati numerosissimi risultati dal fronte sperimentale.
I grandi esperimenti
Risultati ottenuti a energie nel centro di massa inferiori arrivano dagli esperimenti
In particolare, mentre STAR utilizza con successo il nuovo rivelatore di vertice per interessanti risultati sulla produzione di particelle rare contenenti quark charm e beauty in collisioni nucleo-nucleo, PHENIX sfrutta collisioni protone-oro, deutone-oro e elio3-oro per studiare gli effetti della diversa geometria iniziale dei nuclei sulla dinamica delle particelle nello stato finale. Alle osservabili più consolidate si aggiungono nuovi studi teorici e nuove misure degli effetti derivanti dal campo magnetico interno al sistema generato nelle collisioni nucleo-nucleo sull’orientamento dei momenti angolari delle particelle.
La conferenza si è conclusa sulle note non di un blues, ma della campanella che tradizionalmente segna la fine dei lavori e che è stata consegnata dagli organizzatori di QM17 al team italiano che nel maggio 2018 porterà Quark Matter sotto i riflettori del Lido di Venezia.