A Roberto Burioni il Premio Asimov 2017

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 F. Vissani    31-05-2017     Leggi in PDF

L'opinione che la scienza sia solo "un libro di ricette da cucina" è attribuita all'ispiratore della riforma della Scuola Italiana, Benedetto Croce. È curioso che un vivace premio letterario, che si propone la diffusione della cultura scientifica, abbia mosso i primi passi proprio dalla sua regione d’origine, l'Abruzzo. Infatti, il Premio Asimov nasce nel 2015 presso la più giovane delle università italiane, il Gran Sasso Science Institute (GSSI).

La seconda edizione del premio Asimov ha visto partecipare 32 scuole abruzzesi, pugliesi e sarde, in collaborazione con il GSSI, l'università del Salento e le sezioni di Cagliari e Lecce dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Più di 1400 studenti di scuole superiori hanno letto, valutato, discusso, recensito e votato i cinque libri in lizza per il premio. Sono stati proprio i voti di questa impressionante giuria popolare a scegliere il miglior libro di divulgazione per il 2017. Le recensioni sono state lette, votate e selezionate dal comitato scientifico del premio, composto per metà di insegnanti e per metà di professori universitari, ricercatori, studenti di PhD, scrittori e rappresentanti del mondo della cultura.

La cerimonia di premiazione del 6 maggio si è svolta in modo coordinato tra le sedi dell'Aquila, di Cagliari e di Lecce (nominata Città del Libro per il 2017). I libri in gara sono stati presentati dagli studenti autori delle migliori recensioni a un pubblico attento e in un’atmosfera di profondo coinvolgimento.

Ha vinto Roberto Burioni, autore del libro "Il vaccino non è un'opinione". Dopo aver ringraziato per il premio, il Professor Burioni si è rivolto agli studenti, dichiarando: "Ho scritto questo libro proprio guardando al futuro, del quale loro saranno protagonisti, immaginando un mondo più sicuro grazie alle vaccinazioni ma soprattutto una società dove la verità e la scienza trionfano sulla menzogna e sulla superstizione; dove l'umiltà di chi studia prevale sull'arroganza dell'ignorante. Un mondo che i ragazzi di oggi potranno costruire con l'impegno, il lavoro e l'istruzione."

Alla cerimonia sono intervenuti provveditori agli studi, presidi, giornalisti e l'autore di un altro dei libri in gara, Giuseppe Zappalà, che ha unito la sua voce a difesa del valore della cultura scientifica. Dana Mackenzie, anche lui in lizza per il premio, ha inviato dalla California una bella lettera di ringraziamento in cui scrive: "Non importa quale dei cinque autori nominati vince il premio, sono questi studenti i veri vincitori. Hanno imparato a prendersi cura della propria educazione e spero che continueranno a esplorare la scienza oltre quello che sentono in classe, sui giornali e sulla televisione".

È stato bello! Grazie a tutti i membri del comitato scientifico che l’hanno reso possibile, al Laboratorio del Gran Sasso, alle Università dell'Aquila e di Cagliari. Grazie anche agli enti che ci hanno offerto il patrocinio: la SIF, la Regione Abruzzo, l'Accademia dei Lincei, la Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione (SIGRAV) e il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP).