Parco Avventura Scientifica: un'esperienza di divulgazione integrata

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 G. Artiano, A. Amabile, G. Galati    30-06-2017     Leggi in PDF
Foto: Ruggiero Roberto

È possibile inserire un'attività di divulgazione scientifica nella cornice di un unico grande gioco, all'interno del quale introdurre i contenuti scientifici che si vogliono trasmettere? Questo è quello che abbiamo provato a fare come associazione PONYS (Physics & Optics Naples Young Students). Siamo un gruppo di studenti, dottorandi e post-doc del Dipartimento di  Fisica dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, che dal 2006 organizza attività di divulgazione scientifica, sviluppo professionale e networking.

Il 22 e il 29 aprile la Villa di Scampia e il Parco "Massimo Troisi" di San Giovanni a Teduccio, a Napoli, hanno ospitato il Parco Avventura Scientifica, un'attività organizzata dall'Assessorato all'Ambiente del Comune di Napoli, ideata e realizzata dalla nostra associazione in collaborazione con la sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). I due eventi sono stati parte dell'iniziativa "Rete dei Parchi - Primavera 2017 - I Parchi di Napoli: Esperienze e Scoperte". Il 22 aprile, inoltre, è stato anche il giorno della "March for Science", una manifestazione internazionale con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi circa l'importanza della ricerca e dell'educazione scientifica, che ha avuto più di 500 eventi in tutti il mondo, il principale dei quali si è svolto a Washington D.C, mentre in Italia otto città hanno aderito all'iniziativa, tra cui a Napoli con il Parco Avventura Scientifica.

L'obiettivo del progetto era proporre appuntamenti attraverso i quali le visite ai parchi diventassero l'occasione per veicolare messaggi relativi ai temi dell'ecologia e al rispetto del luogo pubblico, utilizzando come strumento una corretta comunicazione scientifica. In questo caso, abbiamo pensato di creare un grande gioco per offrire al pubblico  l'occasione di riscoprire il parco come luogo dove condividere e apprendere nuove conoscenze.

Il Parco Avventura Scientifica rappresenta, quindi, un tentativo di mettere insieme tre idee fondamentali sviluppate in maniera integrata: gioco, esplorazione, apprendimento. L'obiettivo del gioco era esplorare il parco, assistere a una serie di esperimenti e rispondere a semplici domande. L'iniziativa era rivolta soprattutto ai bambini in età scolare, in particolare delle scuole elementari e medie. All'ingresso del parco, alcuni volontari spiegavano le regole del gioco e distribuivano ai partecipanti il Kit dell'Esploratore Scientifico, contenente una mappa del parco, un Passaporto Scientifico e un Foglio Sfida. Il fulcro dei contenuti scientifici del Parco Avventura sono stati i percorsi tematici. Ogni percorso aveva come filo conduttore un tema: energia, elementi e onde. Per ognuno di questi sono state allestite tre postazioni, corrispondenti alle tappe del gioco, in cui alcuni volontari mostravano esperimenti riguardanti vari ambiti della fisica scelti per l'occasione. Terminati i tre percorsi tematici, l'avventura continuava nel Giardino della Fisica, un'area aperta e totalmente interattiva, dedicata al legame tra fisica e sport. A completare l'esperienza, vi era uno stand della sezione INFN di Napoli, rivolta principalmente agli adulti, ma al quale anche alcuni bambini si sono mostrati interessati, in cui sono state presentate le ricerche condotte sulle onde gravitazionali e sulla radiografia muonica.

L'esperienza del Parco Avventura Scientifica dimostra, a nostro parere, l'efficacia di un approccio integrato, in cui i contenuti scientifici siano inseriti all'interno di un'opportuna cornice ludica. Apprendimento e divertimento non sono termini contrari, ma due facce di una stessa medaglia: i due poli tra cui deve oscillare un'attività di divulgazione che voglia davvero raggiungere l'ambizioso obiettivo di incidere sulla visione della scienza delle persone che vi partecipano.