Aria e vuoto cosmico: scienza, storia e divertimento alla Scuola di Ingegneria Aerospaziale

Condividi su      
 C. Paris, I. Ciufolini    31-05-2018     Leggi in PDF

Sabato 19 maggio 2018, per il secondo anno consecutivo, la Scuola di Ingegneria Aerospaziale di Sapienza Università di Roma ha aperto al pubblico i suoi laboratori per un pomeriggio di divulgazione scientifica e divertimento nell’ambito del Maggio Museale alla Sapienza e del programma EUREKA! Roma 2018. Il tema di questa edizione è stato “Aria e vuoto cosmico”.

L’evento si è aperto nell’aula polifunzionale della Scuola, con l’introduzione alla visita e la storia del Progetto San Marco (che nel 1964 lanciò il primo satellite italiano) attraverso proiezioni e brevi spettacoli teatrali a tema. L’aula polifunzionale ospita anche il nucleo del Museo dello Spazio di Sapienza, con cimeli della storia della Scuola (fondata nel 1926) e del progetto San Marco, un autentico lanciatore Scout, e oggetti provenienti dalle attività di ricerca e dai lavori di tesi degli studenti (microsatelliti, aeromodelli, modelli di razzi).

Dopo l’introduzione storica e un intervento musicale, il pubblico si è diviso per le visite ai laboratori, dove oltre all’illustrazione delle attività di ricerca in corso (meccanica del volo, robotica, guida e navigazione di satelliti, osservazione della Terra, simulazione di allunaggi, sviluppo di materiali, esperimenti di fisica nello spazio, propulsione, etc.), sono state preparate attività divulgative rivolte al pubblico di varie età. Oltre ai laboratori, è stata mostrata anche l’attività della piccola stazione di terra (ground station) che comunica con i microsatelliti lanciati dalla Scuola di Ingegneria Aerospaziale. I più piccoli hanno avuto l’imbarazzo della scelta tra varie attività: costruzione di piccoli razzi, realizzare il modello di una cometa, provare semplici esperimenti di fisica (ottica, meccanica e elettromagnetismo), pilotare un modello di rover.

Il team del progetto LARES (LAser RElativity Satellite, in collaborazione con il Centro Fermi) ha illustrato le missioni LARES e LARES-2 per lo studio della relatività generale, con l’aiuto di poster, filmati e dei componenti del satellite (riflettori a spigolo di cubo e campioni di materiali) presenti nel laboratorio di ottica e termovuoto LARES-lab. La visita al laboratorio è stata introdotta da una dimostrazione di un uso alternativo dell’azoto liquido come ingrediente per creare gelati espressi. Dopo il simpatico intermezzo, ideato per “rompere il ghiaccio” col pubblico sottolineando il clima informale e rilassato della giornata, si è passati poi ad illustrare come funzionano i test nel piccolo simulatore di ambiente spaziale (una camera di termovuoto di 60 cm di lato), in parallelo alle visite al ben più grande simulatore del progetto San Marco, ormai in disuso e destinato a far parte del futuro percorso museale.

Nonostante la posizione decentrata rispetto alle altre sedi del circuito museale di Sapienza (la Scuola di Ingegneria Aerospaziale è situata nei pressi dell’Aeroporto dell’Urbe, sulla via Salaria), anche quest’anno l’evento ha riscontrato una buona presenza di pubblico che ha affollato gli spazi dei laboratori fino all’ora di chiusura, approfittandone per porre domande e conversare con i docenti, ricercatori e il personale dei laboratori.