Il CNR festeggia i suoi 95 anni insieme alle più alte cariche dello Stato

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 G. Brignone    29-11-2018     Leggi in PDF

In occasione del suo 95° anniversario, lo scorso 21 novembre, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha avuto l’onore di ospitare nella sua storica sede centrale, a Roma, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, i Ministri dell'Istruzione, università e ricerca Marco Bussetti, dell'Economia e finanze Giovanni Tria, il Presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei Giorgio Parisi, i Vicepresidenti di Camera e Senato Mara Carfagna e Ignazio La Russa e molte altre personalità politiche e scientifiche.

Nel 1923, sotto la presidenza di Vito Volterra, il Consiglio Nazionale delle Ricerche veniva istituito come "ente morale", per poi essere trasformato in organo dello Stato nel 1945, con il compito di svolgere attività di formazione, promozione e coordinamento della ricerca in tutti i settori scientifici e tecnologici. Da allora e nel corso di 95 anni molte cose sono cambiate, l’Ente si è evoluto sia come forma istituzionale che come attività scientifica, fino a diventare il maggiore Ente di ricerca in Italia e a occupare un posto di rilievo anche a livello internazionale divenendo “un pilastro essenziale allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese”, come il Ministro Bussetti ha dichiarato durante il suo intervento. Il Presidente del Consiglio ha poi affermato: “Una delle principali sfide che il Consiglio nazionale delle ricerche ha raccolto in questi primi novantacinque anni di vita è stata proprio quella di contribuire a diffondere e incoraggiare lo sviluppo dei saperi, favorendo la diffusione di una autentica "cultura della ricerca", capace di contagiare sempre più donne e uomini, soprattutto i giovani e i giovanissimi”. La presenza all’evento degli studenti di alcune scuole, tra cui il Liceo Classico dove Enrico Fermi ha conseguito la maturità, ha inteso dimostrare e allo stesso tempo incoraggiare il sempre maggiore interesse dei giovani verso la scienza non solo come indirizzo di studio e professionale, ma soprattutto come metodo per costruire il nostro futuro. Il CNR è impegnato, in questo senso, in importanti progetti di formazione e di Alternanza Scuola-Lavoro.

Acqua, cibo, salute, clima, ambiente, energia, patrimonio culturale sono solo alcune delle tematiche in cui il CNR, con i suoi oltre 100 istituti distribuiti sul territorio nazionale, è presente dalla ricerca di base fino alle ricadute concrete, con le sue competenze scientifiche, la capacità e la passione dei suoi ricercatori, i propri laboratori e infrastrutture. Questo sforzo teso a spingere in avanti le frontiere della conoscenza, se sostenuto e finanziato, permetterà lo studio e la realizzazione di soluzioni appropriate alle sfide complesse del nostro tempo e allo sviluppo del nostro Paese e della nostra economia, nel contesto europeo e globale.

La ricerca non è un costo, ma un investimento. Ci auguriamo che l’attenzione delle più alte cariche dello Stato, dimostrata con la loro presenza in occasione di questa celebrazione, confermi la volontà di sostenere il mondo della scienza, e il Consiglio Nazionale delle Ricerche in particolare, con adeguate risorse economiche e umane.

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