ELI: una grande struttura di ricerca per l'Unione Europea

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 L. Palumbo    16-06-2014     Leggi in PDF
Credit: © ELI

ELI (Extreme Light Infrastructure) è una nuova infrastruttura di ricerca di interesse paneuropeo, proposta dalla roadmap europea ESFRI.

Il progetto ideato da Gérard Morou e fortemente sostenuto dalla comunità scientifi ca europea, ha avuto il suo avvio con la “preparatory phase” nel 2007 ed è oggi nella fase di realizzazione.

L’infrastruttura sarà sviluppata in tre siti, nella Repubblica Ceca, in Ungheria e in Romania, con un volume di investimenti superiore a 850 milioni di Euro. A partire dal 2018 essi saranno unifi cati sotto il consorzio ELI-ERIC.

ELI-Beamlines, nel sito di Dolni Brezhany, Repubblica Ceca, si concentrerà principalmente nello sviluppo di sorgenti di radiazione secondarie per applicazioni multidisciplinari nel campo delle scienze molecolari, biomediche e materiali, fi sica dei plasmi densi, astrofi sica in laboratorio. Inoltre, il laser ad alta potenza sarà usato per esperimenti di fi sica dei campi a elevata intensità, 1023 W/cm2, fi sica del plasma, effetti non lineari dell’elettrodinamica quantistica.

ELI-Attoseconds (ELI-ALPS), a Szeged, Ungheria, svilupperà sorgenti di radiazione con frequenze tra il THz (1012 Hz) e quelle dei raggi X (1018–1019 Hz), con impulsi ultracorti ad alta frequenza di ripetizione nella scala degli attosecondi. Questi saranno utilizzati per lo studio della dinamica degli elettroni in atomi, molecole, plasmi e solidi.

ELI-Nuclear Physics (ELI-NP), nel sito di Magurele, Romania, ospiterà un laser di altissima intensità e potenza da 10 PW con intensità dell’ordine di 1023–1024 W/cm2, e una sorgente di raggi gamma realizzata mediante back-scattering Compton. Le applicazioni riguardano esperimenti di fi sica nucleare: reazioni fotonucleari, fi sica nucleare esotica e astrofisica.

L’Italia, con il CNR, l’INFN e il Sincrotrone Trieste, partecipa attivamente all’iniziativa sin dalle prime fasi e oggi fa parte del primo gruppo di paesi membri di ELI, insieme a Romania, Repubblica Ceca, Ungheria, Germania e Gran Bretagna. Forte è l’interesse della comunità scientifi ca nazionale sia nella realizzazione sia nell’utilizzo delle infrastrutture di ricerca. In particolare l’INFN sta coordinando il consorzio EuroGammaS, che coinvolge 12 partners tra istituti e aziende europei, per la realizzazione della sorgente gamma a elevata intensità in Romania e collabora attivamente con ELI-Beamlines sulla produzione di sorgenti secondarie di protoni per uso medicale (ELIMED). Il CNR ha attivato una forte collaborazione con il pilastro ungherese, nella realizzazione della strumentazione e per l’utilizzo degli impulsi laser nella scala degli attosecondi.