Soffiate le trenta candeline del Web!

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 A. Sidoti    28-03-2019     Leggi in PDF
Il Main Auditorium del CERN durante le celebrazioni del trentennale del Web. Copyright CERN

Se state leggendo queste righe, lo dovete all'invenzione del World Wide Web (WWW) nel 1989 da parte di Tim Berners-Lee, all’epoca ricercatore del CERN a Ginevra. Chi ha assistito lo scorso 13 marzo ai festeggiamenti per il trentesimo compleanno del Web, in collegamento mondiale dal CERN (in Italia, sono stati organizzati Viewing Parties a Bologna, a Firenze e a Pula, in provincia di Cagliari), si sarà reso conto che il titolo di Baronetto conferitogli nel 2004 dalla Regina d’Inghilterra non ha cambiato né il carattere, né le qualità, del ricercatore che coniuga una non comune visione a lungo termine con eccellenti capacità tecniche.

Nel corso delle due ore di celebrazioni sono stati rievocati l’ambiente e l’atmosfera che si respirava all’epoca. Il Direttore Generale del CERN Fabiola Gianotti ha sottolineato come l’invenzione del Web sia un esempio di come i finanziamenti alla ricerca di base, in un ambiente internazionale e aperto come il CERN, che per realizzare esperimenti di fisica fondamentale deve sviluppare tecnologie di punta, riescano ad avere un impatto sulla società inimmaginabile a priori. Apertura (ossia il Web accessibile in modo gratuito senza dover pagare royalties) e connettività sono state le parole chiave dei primi anni del Web, e di fatto, lo sono tutt’ora.

Non si è parlato solo del passato del Web, ma anche delle ombre nel presente e futuro. Come evidenziato da Doreen Bogdan-Martin, direttore dell’Unione Internazionale delle Comunicazioni (ITU), solo la metà del pianeta è connesso al Web; la buona notizia è che la frazione di persone non connesse non cessa di diminuire. L’altro aspetto critico evidenziato nel corso della discussione, e cruciale per evitare una possibile deriva autoritaria del Web, è la raccolta e lo sfruttamento dei dati da parte dei giganti Google, Facebook, Amazon e di altre organizzazioni.

Al termine delle celebrazioni, ogni sede collegata ha poi organizzato numerosi eventi locali. A Bologna, nell’Aula Magna del Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna, si è tenuta una diretta Facebook con Gaetano Maron, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e Direttore del CNAF (una delle maggiori infrastrutture di calcolo in Italia), la ricercatrice dell’INFN Antonia Ghiselli, che installò uno dei primi server web al mondo a Bologna nel 1989, e Lorenzo Chiarella del GARR, il consorzio che si occupa della rete e delle infrastrutture di calcolo dedicate alla ricerca in Italia. Durante la diretta Facebook, presentata dal ricercatore Matteo Franchini e realizzata e mandata in onda dal gruppo Multimediale dell’INFN, erano collegati diversi istituti scolastici che hanno posto numerose domande attraverso i social media dell’INFN.

La diffusione sul territorio e l’interesse di tanti studenti verso il Web e la sua origine rappresenta sicuramente un segnale incoraggiante. È compito di tutti noi fare in modo che le idee visionarie sviluppate in trent’anni da quel “magico momento di innovazione”, continuino a contribuire alla conoscenza e al progresso dell'umanità.