Il Premio "Sebastiano Tusa": quando la fisica e l'archeologia si incontrano

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 G. Festa, K. Piscicchia    29-04-2019     Leggi in PDF

Il 28 marzo 2019, nella splendida cornice del complesso San Domenico di Erice, la Fondazione "Ettore Majorana" e Centro di Cultura Scientifica ha ospitato la prima giornata di studio dedicata al Progetto Lilibeo. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche "Enrico Fermi" (Centro Fermi), il Polo Regionale di Trapani e Marsala per i Siti Culturali, il Museo Archeologico Regionale Lilibeo di Marsala, la Scuola Normale Superiore di Pisa, l'Università di Bologna, la sezione dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Bologna, l'Università di Roma "Tor Vergata" e l'Università di Ginevra. Il Progetto propone di affiancare alle indagini archeologiche tradizionali delle tecniche di analisi chimico-fisiche e lo sviluppo di simulazioni grafiche 3D per la divulgazione dei risultati.

Sono due i filoni principali della ricerca che contraddistingueranno il Progetto Lilibeo: l'archeologia subacquea e navale e l'archeologia urbana e funeraria. Le analisi diagnostiche, assolutamente non invasive e non distruttive, saranno in una prima fase effettuate in situ tramite strumentazione portatile per lo studio di reperti conservati presso il Museo Archeologico di Lilibeo e di reperti provenienti dagli scavi attualmente in corso nel confinante Parco Archeologico.

Sarà approfondito lo studio dei ritrovamenti lignei e dei materiali provenienti da scavi subacquei, quali i resti della celebre nave punica conservata nel Museo, e saranno realizzati materiali multimediali per la valorizzazione dei risultati con particolare attenzione alle tecniche costruttive.

Lo studio e le analisi diagnostiche dedicate all'archeologia urbana e funeraria prevedono un approccio scientifico integrato. Sono previste campagne di caratterizzazione tramite spettroscopia a raggi X e Raman, affiancate da indagini di tomografia a raggi X per lo studio della struttura interna dei manufatti. Questo permetterà, per esempio, una caratterizzazione comparativa dei materiali, dei pigmenti e delle tecniche pittoriche e costruttive. Anche in questo caso verranno realizzate delle installazioni multimediali per rendere fruibili ai visitatori del Museo i risultati ottenuti.

Indissolubilmente legata alla Sicilia e a Lilibeo è la figura dell'eminente archeologo Sebastiano Tusa, recentemente scomparso nel tragico incidente aereo del 10 marzo scorso. Tusa aveva dedicato la sua vita allo studio e alla valorizzazione della ricchezza archeologica e culturale della sua Sicilia, con un impatto particolarmente profondo nell'ambito dell'archeologia marina subacquea. Era stato infatti il primo Sovrintendente del Mare nominato dall'Assessorato dei Beni Culturali della Regione Sicilia, e successivamente Assessore ai Beni Culturali.

Per onorare la memoria di Sebastiano Tusa, il Centro Fermi, nel suo Consiglio di Amministrazione del 29 marzo scorso, ha istituito il Premio "Sebastiano Tusa" rivolto a un giovane ricercatore che si sia distinto nel campo dell'archeologia o dell'archeometria marina e subacquea.