Sulle spalle dei Giganti

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 S. Satanassi    31-05-2019     Leggi in PDF
Foto di Octavio Pomponio

Per il terzo anno l’Accademia delle Scienze ha incontrato gli studenti di Fisica dell’Università di Bologna per il ciclo di conferenze dal titolo “Sulle spalle dei Giganti”. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Italiana Studenti di Fisica (AISF) e promossa dalla Società Italiana di Fisica (SIF) e dall’Accademia delle Scienze, ha quest’anno affrontato il tema della fisica quantistica e delle sue interpretazioni in tre seminari nella suggestiva e storica sede di via Zamboni 31, nella Sala Ulisse.

Punta di diamante delle numerose iniziative che organizza il comitato locale di AISF, “Sulle spalle dei Giganti” è diventato un importante momento in cui conoscenza, ricerca e storia si incontrano, un momento in cui docenti e ricercatori si mettono a disposizione e raccontano il loro studio, il loro sapere e la loro esperienza alle nuove generazioni. Fisica e filosofia si sono intrecciate tra le mura affrescate dell’Accademia, creando una preziosa occasione per riflettere sui grandi dibattiti che hanno caratterizzato il ’900: dall’interpretazione di Copenaghen, che ha gettato i fondamenti della meccanica quantistica, alla più moderna interpretazione a multi mondi, passando attraverso i principali esperimenti che hanno segnato il suo sviluppo, fino ad arrivare alle attuali tecnologie quantistiche che, in un futuro più o meno vicino, si presteranno a “invadere il mondo”. Un ruolo particolare è stato giocato dall’entanglement, proprietà della meccanica quantistica che portò Einstein, Podolsky e Rosen a metterne in discussione i principi, in particolare il principio di località. Col passare del tempo la non località che caratterizza questa proprietà si è dimostrata essere una vera e propria risorsa che ha permesso di superare brillantemente alcune problematiche e ha portato allo sviluppo di nuove tecniche come la crittografia quantistica e il teletrasporto quantistico.

Anche quest'anno Il comitato locale AISF di Bologna ha saputo organizzare con grande entusiasmo questo ciclo di incontri, riuscendo a coinvolgere tanti studenti e creando, ancora una volta, un importante momento di condivisione e di unione.