Nuova luce sugli inchiostri utilizzati sui tessuti dell'Antico Egitto (XV secolo a.C.)

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 G. Festa    28-06-2019     Leggi in PDF

Lo sviluppo degli inchiostri neri si è dimostrato di fondamentale importanza per l'affermarsi della scrittura come mezzo di comunicazione su vari supporti, tra cui anche i tessuti. Uno studio internazionale, coordinato dal Centro NAST (Centro interdipartimentale Nanoscienze e Nanotecnologie e Strumentazione) dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", in collaborazione con il Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche "Enrico Fermi", il Museo Egizio di Torino, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, l'Istituto IPCF/ISTM del Consiglio Nazionale delle Ricerche e ISIS Pulsed neutron and muon source del Science and Technology Facilities Council (STFC), ha svelato nuovi importanti elementi relativamente alla composizione di inchiostri utilizzati per le iscrizioni su tessuti in lino che fanno parte del corredo funerario della tomba egizia dell'architetto Kha e della moglie Merit, datata XV secolo a.C.

Nello studio, pubblicato su Scientific Reports, rivista open access del gruppo editoriale Nature, e dal titolo "Egyptian metallic inks on textiles from the 15th century BCE unravelled by non-invasive techniques and chemometric analysis", si analizzano oggetti del corredo funerario di Kha e Merit, conservato presso il Museo Egizio di Torino. La tomba dell’architetto Kha e della moglie Merit, datata XV secolo a.C., è stata scoperta intatta nei pressi del villaggio di Deir el-Medina (Luxor), durante la missione archeologica del 1906 guidata da Ernesto Schiaparelli, direttore del Museo Egizio. Il corredo funerario, a eccezione di pochi oggetti, è a Torino e costituisce un unicum in egittologia, in quanto è il corredo funerario non regale più ampio e completo mai riportato alla luce.

Lo studio integrato, condotto su 19 tessuti dipinti ed effettuato tramite tecniche non invasive con sonde di neutroni e di luce, ha permesso di identificare la composizione dell'inchiostro utilizzato: inchiostro metallico a base di ferro simile all’inchiostro ferro-gallico, la cui introduzione era finora stata attribuita a un’epoca più recente (terzo secolo a.C.)